Geopolitica
Caos e violenza a Baghdad, guerra civile incipiente. L’antiaerea dell’ambasciata USA in azione
Baghdad è teatro di violenza dalla giornata di ieri, con alcuni giornalisti che parlano di «piena implosione» dello Stato iracheno.
I sostenitori del potente chierico sciita Muqtar al-Sadr, entrati in protesta, avrebbero violato la cosiddetta Green Zone, l’area centrale della città resa inaccessibile per timori di attentati dove sorgono le missioni diplomatiche internazionali e le ambasciate straniere.
I sadristi avrebbero scambiato colpi di arma da fuoco contro la polizia antisommossa chiamata a difendere la Zona Verde.
Breaking News: Oil has gone up 4% since the start of the armed clashes in Iraq
VIDEO: Clashes between Sadrists and Iraqi forces in Baghdad’s Green Zone escalate pic.twitter.com/AyXibCGjQG
— The Cradle (@TheCradleMedia) August 29, 2022
Disaster unfolding in Baghdad #Iraq tonight. Video shows live ammunition, heavy gunfire, rockets fired over Green Zone where protestors are being pushed away. Full implosion: pic.twitter.com/X5sVfgB4f0
— Joyce Karam (@Joyce_Karam) August 29, 2022
INSIDE THE WELL FORTIFIED “GREEN ZONE” – BAGHDAD pic.twitter.com/CBkxDSbYjT
— The_Real_Fly (@The_Real_Fly) August 29, 2022
La protesta deriverebbe dalle pressione su Muqtar al-Sadr (figlio di Mohammed al-Sadr, rinomatissimo marja, cioè teologo e «fonte», dell’Islam sciita) di lasciare la politica. Controintuitivamente, Sadr, sciita, non sta con gli iraniani, al contrario avversa i gruppi sostenuti da Teheran.
Pare che la miccia della protesta violenta sia stata accesa da un tweet di Sadr jr. «Prima ho deciso che non avrei interferito negli affari politici. E ora annuncio il mio ritiro definitivo e la chiusura di tutte le istituzioni». I sostenitori di Sadr quindi ora credono che ci sia una cospirazione contro di lui.
Parrebbe che ora i media sadristi stiano chiamando «terroristi» gli uomini delle milizie filoiraniane. Avrebbero anche dato alle fiamme la sede del gruppo Asaib Ahl al-Haq, anche quello sostenuto dall’Iran.
Media outlets close to the Sadr Movement are using the word “terrorist” when referring to Iran-backed armed groups.
Earlier the Sadr supporters torched the Iran-backed group Asaib Ahl al-Haq’s headquarters in Baghdad. pic.twitter.com/2KzUjnX8ZM— Iran International English (@IranIntl_En) August 29, 2022
Negli ultimi mesi, varie fazioni sciite hanno lottato per la formazione del nuovo governo, con violenze estemporanee e lo stallo del Parlamento iracheno. Ora il palazzo presidenziale sarebbe stato preso d’assalto dai rivoltosi.
Protestors storm the Presidential Palace in Baghdad.
— The Post Millennial (@TPostMillennial) August 29, 2022
Negli ultimi due anni si è registrata l’ascesa di alcune milizie filo-iraniane che avrebbero lanciato occasionalmente missili su basi USA e, parrebbe, perfino contro l’ambasciata americana, che è pesantemente fortificata.
Secondo quanto riferito, l’ambasciata americana a Baghdad ha ingaggiato attacchi missilistici in entrata con il suo sistema di difesa aerea, il C-RAM che protegge le minacce aeree contro la cosiddetta Green Zone.
C-RAM activated in Baghdad, #Iraq. pic.twitter.com/4E80wW1bf8
— Jason Brodsky (@JasonMBrodsky) August 30, 2022
La Casa Bianca ha dichiarato falso un video divenuto virale che mostrava un elicottero sopra l’ambasciata, in una riedizione dell’evacuazione di Saigon alla fine della guerra vietnamita.
Alcune fonti ritengono che la situazione si sia stabilizzata, tuttavia tra sera e notte le vittime sarebbero 15, compresi poliziotti periti.
L’ agenzia AFP, citando fonti mediche locali, afferma anche che circa 350 manifestanti sono rimasti feriti.
La situazione sta evolvendo.
Tuttavia, da notare come il prezzo del petrolio, dall’inizio della rivolta, sia già salito del 4%…