Necrocultura

Cannibalismo in ascesa: Chef accusato di aver ucciso la fidanzata e di volerla cucinare

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I giornali di tutto il mondo parlano di quanto accaduto a Bratislava, capitale della Slovacchia.

 

Secondo quanto riportato, uno chef di nome Jozef Hanuska, noto anche come Chef Jozko, è stato arrestato dalla polizia per l’omicidio della sua fidanzata Patricia. La polizia slovacca ha trovato un secchio nel loro appartamento con dentro cuore, intestino ed altri organi della donna. La stampa locale sostiene che l’intenzione dello chef fosse quella di «cucinare» i resti della ragazza.

 

Il cuoco lo scorso mercoledì aveva scritto ad un partente dicendo di volersi suicidare, ma poi invece è fuggito. Per ore si sarebbe nascosto in una cantina, fino a quando le forze dell’ordine non lo hanno rintracciato e posto in stato di fermo. Il cadavere massacrato di Patricia è stato trovato sotto un lenzuolo bianco. Sopra, a quanto si apprende, sarebbe stato piazzato anche un passaporto britannico.

 

I giornali stanno parlando dei problemi dello chef con l’alcolismo. Tuttavia sulla bocca di tutti è il fatto che il padre del sospetto era Stefan Panti, un assassino noto come lo «Strangolatore di Bratislava», arrestato e condannato nel 1979 per aver ammazzato due signore conosciute ad una festa.

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I vicini sostengono che la coppia litigasse di frequente, e che in un’occasione lui le avrebbe urlato «ti stacco la testa».

 

La pena prevista, in caso di condanna, si aggira tra i 20 e i 25 anni di carcere.

 

La spasmodica attenzione dei media internazionali per il caso si inserisce in un filone preciso.

 

Come riportato da Renovatio 21, i segni di una crescente popolarizzazione del cannibalismo sono sempre più evidenti.

 

Libri, film, casi di cronaca, dichiarazioni estemporanee di star della TV, se vogliamo anche immagini atroci dalle zone di guerra. Tutto concorre a far pensare che i padroni del mondo vogliano portare l’umanità a questo nuovo livello di degrado.

 

È, del resto, un fenomeno inevitabile: fallita la spinta per il veganismo di massa, l’umanità sottoposta agli imperativi ecologici si ritroverà dinanzi obblighi di consunzione di carne umana, come predetto nel romanzo Il Seme inquieto dello scrittore britannico Anthony Burgess.

 

La ri-immissione della carne umana nel ciclo alimentare è già realtà nel cosiddetto «compostaggio umano», ossia la concimazione con uso di cadaveri già divenuta legge in vari Stati americani.

 

La Necrocultura passa anche per la tavola – nel modo più rivoltante, ed umanamente degradante, immaginabile.

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