Salute

Calcio, i giocatori continuano ad avere collassi, infarti e perfino a morire sul campo di gioco

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Continua lo strano fenomeno dei giocatori di calcio che collassano, d’un tratto, in partita.

 

Due ulteriori casi di calciatori che crollano sul campo improvvisamente. Lo riporta Summit News, che giustamente dice che oramai si tratta di un fenomeno da ritenersi la nuova norma nel gioco del football.

 

Mercoledì scorso, il 28enne giocatore brasiliano Zé Carlos, del club Ferroviário, ha avuto un malore improvviso mentre giocava in una partita di coppa.

 

Secondo Globo.com, è stato curato mentre la partita andava avanti, ed è tornato in campo per un breve periodo prima di essere sostituito e poi crollare ed essere portato in ospedale in ambulanza.

 

 

Il calciatore brasiliano sarebbe stato dimesso dall’ospedale e si starebbe riprendendo.

 

Come riportato tante volte da Renovatio 21, si tratta di un fenomeno globale, praticamente onnipresente in ogni campionato della Terra.

 

Nelle stesse ore in Spagna, il 25enne difensore serbo Dragisa Gudelj è crollato in campo, subendo un arresto cardiaco.

 

 

Il quotidiano spagnuolo La Marca scrive che i medici hanno eseguito la RCP sul campo rianimando Gudelj. Lo hanno trattato per sette minuti prima di portarlo in ospedale.

 

Altri giocatori sono rimasti in uno stato di shock con alcuni scoppiati in lacrime. La partita è stata sospesa dopo l’incidente.

 

Portato via in barella con l’ambulanza entrata sul campo di gioco, Gudelj avrebbe chiesto, una volta ripresa conoscenza, di continuare a giocare.

 

 

Portato in ospedale, le condizioni di Dragisa sono state definite «stabili».

 

Non a tutti, però, in questo mese di calcio è andata così bene. È il caso del calciatore della Costa d’Avorio Moustapha Sylla, difensore della squadra della capitale Racing Club Abidjan, morto dopo un collasso in partita. Sylla aveva 21 anni.

 

Un messaggio Twitter della squadra scrive: «Il nostro difensore Sylla Moustapha, è morto questa sera dopo un malore a terra durante la partita RCA vs Sol FC».

 

Già, un malore. Abbiamo presente.

 

(ammettiamo, per inciso, di non capire bene la frase di cordoglio per cui «La Direzione porge sincere condoglianze alla famiglia Biologica», con la B maiuscola)

 

Andando indietro a febbraio, troviamo il caso del giocatore 20enne del villagio di Mavrommati, nella Grecia centrale, che è improvvisamente crollato durante il primo tempo della partita.

 

Portato all’ospedale di Mouzakiou per poi essere ancora trasportato all’ospedale di Karditsa, il giovane è morto nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei medici.

 

Dal 2021 siamo purtroppo stati testimoni di infiniti episodi, talvolta davvero strazianti, di sportivi che crollano sui campi di tutto il mondo, dalla Grecia al Qatar, dal Canada alla Francia all’Islanda, dall’Algeria alla Moldavia, dalla Spagna al Guatemala, dalla Gran Bretagna all’Italia.

 

Quattro mesi fa erano stati calcolati 769 atleti a terra durante una partita. L’aumento degli attacchi cardiaci è incontrovertibile.

 

Come riportato da Renovatio 21, il 2021 è stato l’anno con più giocatori morti in campo, con un’accelerazione significativa di infarti tra sportivi verso la fine dell’anno.

 

 

Non riguarda solo il calcio, ovviamente. Il fenomeno riguarda tutto lo sport, in tutto il mondo.

 

Lo abbiamo visto nel Basket, nelle maratone, nel Tennis, nell’Hockey, nella Mountain Bike, nel Football americano, nel ciclismo. Perfino tra i telecronisti.

 

In realtà, lo sappiamo bene, non riguarda solo lo sport.

 

Riguarda tutti noi.

 

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

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