Protesta

Bruciano in piazza l’effigie di Boris Johnson il 5 novembre: lo spirito di Guy Fawkes vive

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Otto agenti di polizia britannici sono rimasti feriti e 12 persone sono state arrestate venerdì sera mentre centinaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia nel centro di Londra durante la Bonfire Night.

 

A Londra nelle scorse ore i manifestanti indossanti  maschere in stile Guido Fawkes si sono radunati a Trafalgar Square e hanno bruciato un’effigie del Primo Ministro Boris Johnson.

 

 

La grande protesta, che ha assunto il nome di  Million Mask March (la marcia del milione di maschere), è avvenuta proprio in concomitanza con la ricorrenza inglese in cui si ricorda il fallimento della congiura delle polveri (1605), il progetto di far saltare in aria la camera dei Lord (e con essa Re Giacomo I) per restaurare in Inghilterra un Regno cattolico. Gli inglesi, soprattutto i più piccoli, sono invitati a bruciare l’effige del capo dei cospiratori, Guido Fawkes.

 

La sua vicenda, e la sua maschera, furono ispirazione per un popolarissimo fumetto d’autore di Alan Moore, V for Vendetta, poi divenuto film di successo. A Guido Fawkes è dedicata il capolavoro poetico Gli uomini vuoti di Thomas Stearn Eliot.

 

Quest’anno la Bonfire Night ha assunto un altro significato

Quest’anno la Bonfire Night ha assunto un altro significato.

 

I manifestanti si sono poi spostati in Piazza del Parlamento dove si sono scontrati con la polizia in tenuta antisommossa.


 

La polizia metropolitana londinese (MET) ha dichiarato su Twitter che i manifestanti avevano «acceso pericolosamente fuochi d’artificio e razzi», alcuni dei quali «hanno colpito persone o sono esplosi vicino alla folla».

 

La MET ha affermato che durante le manifestazioni in tutta Londra sono stati effettuati un totale di 12 arresti «per una varietà di reati». Secondo le sue stime, otto agenti sono rimasti feriti, il che è stato definito «inaccettabile».

 

Le autorità londinesi, dopo un balletto di sì e no, avevano promesso per bocca del ministro della Sanità Sajid Javid di non implementare il green pass, ma tutti sanno che oramai le parole di qualsiasi politico (ad ogni latitudine) non vale più nulla.

Molti dei manifestanti che hanno preso parte alla manifestazione avevano cartelli che protestavano contro il lockdown, che ha già colpito la popolazione del Regno Unito nel modo più intenso d’Europa.

 

 

Le autorità londinesi, dopo un balletto di sì e no, avevano promesso per bocca del ministro della Sanità Sajid Javid di non implementare il green pass, ma tutti sanno che oramai le parole di qualsiasi politico (ad ogni latitudine) non vale più nulla.

 

Come ovunque, vale solo il virus, e il diritto positivo totalitario da esso derivato – il «diritto pandemico».

Come ovunque, vale solo il virus, e il diritto positivo totalitario da esso derivato – il «diritto pandemico».

 

«Remember, remember, the 5th of November» è il ritornello che da quattro secoli gli inglesi ripetono il 5 novembre per ricordare l’esecuzione di Guido Fawkes, l’uomo che attentava allo status quo. Assieme agli altri cospiratori, Guido doveva essere impiccato, quindi evirato, quindi decapitato, quindi privato dell’intestino e del cuore, quindi reso «cibo per volatili» (così diceva la sentenza) e sparso per i quattro angoli del regno di Britannia.

 

Colui che voleva far esplodere la Camera è tuttavia, secondo una famosa barzelletta politica inglese, «l’ultimo uomo entrato a Westminster con buone intenzioni».

Guy Fawkes, non sei stato dimenticato.

 

È incredibile notare come, a distanza di decenni di propaganda e folclore contrario, il suo spirito ancora aleggi nell’aria di Londra, per arrivare a soffiare materialmente sul popolo esasperato come in queste ore.

 

Guy Fawkes, non sei stato dimenticato.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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