Droga
Boss dei narcos del cartello di Sinaloa ingannato a volare in un piccolo aeroporto USA: arrestato
Un boss del narcotraffico messicano è stato ingannato e portato a bordo di un piccolo aereo che è atterrato vicino a El Paso, in Texas, dove gli agenti federali americani lo hanno accolto sulla pista con le manette e arrestato.
Si tratta del 76enne Ismael Zambada detto «El Mayo», considerato il cofondatore negli anni Ottanta del famigerato cartello di Sinaloa assieme al leggendario Joaquin Guzman, meglio conosciuto come «El Chapo».
Come noto, El Chapo è stato estradato in America nel 2017 e sta scontando una condanna all’ergastolo nel penitenziario federale di massima sicurezza di Florence, nello stato statunitense del Colorado.
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Il figlio di El Chapo, Joaquín Guzman Lopez, potrebbe diventare il suo vicino all’Alcatraz delle Montagne Rocciose, poiché è stato anche lui catturato nel piano creativo e, a quanto si dice, vi avrebbe pure partecipato.
«Il Dipartimento di Giustizia ha preso in custodia altri due presunti leader del cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni di narcotrafficanti più violente e potenti al mondo» ha detto in una dichiarazione di annuncio degli arresti il procuratore generale Merrick Garland. «Entrambi gli uomini devono affrontare molteplici accuse negli Stati Uniti per aver guidato le operazioni criminali del cartello, tra cui le sue letali reti di produzione e traffico di fentanyl».
Il Wall Street Journal, citando fonti dell’agenzia federale Homeland Security Investigations (HSI), sostiene che El Mayo sia stato portato a credere che il piccolo aereo su cui stava salendo lo avrebbe portato a sorvegliare piste di atterraggio segrete all’interno del Messico. Secondo quanto riportato, il piano era in lavorazione da mesi ed era un progetto congiunto con l’FBI.
La voce che corre è che un membro di alto rango del cartello abbia ingannato i due per farli salire a bordo dell’aereo diretto negli Stati Uniti. Il New York Times riferisce che si tratterebbe di Guzman Lopez, il figlio di El Chapo. Bryan Llenas di Fox News riferisce che una fonte gli ha detto che Guzman Lopez si sarebbe rivoltato contro El Mayo perché lo incolpava dell’arresto del padre. Guzman Lopez sarebbe stato a bordo e sarebbe stato quindi arrestato.
Mentre le dichiarazioni del dipartimento di giustizia e dell’agenzia americana di lotta al narcotraffico DEA non hanno identificato la pista di atterraggio, notizie battute da Reuters e KTSM indicano che l’aereo è atterrato al Santa Teresa International Jetport, che si trova nel Nuovo Messico, appena oltre il confine dello Stato da El Paso. «Un lavoratore all’aeroporto di Santa Teresa» riporta l’agenzia Reuters, avrebbe dichiarato «di aver visto un Beechcraft King Air atterrare sulla pista, dove gli agenti federali erano già in attesa».
Si ritiene ampiamente che il cartello di Sinaloa sia il principale trafficante di fentanyl, per cui la retata ingannatrice rappresenterebbe un grande trionfo per le forze dell’ordine federali. Tale vittoria arriva proprio nel momento in cui Donald Trump e altri candidati repubblicani stanno criticando duramente l’operato dell’amministrazione Biden su quel particolare fronte della guerra alla droga.
Un altro dei figli di Chapo, Ovidio Guzman, è stato estradato negli Stati Uniti nel gennaio 2023. I quattro figli di El Chapo sono noti come «Los Chapitos», e lo stesso nome è usato dall’organizzazione criminale che gestiscono, che è una delle quattro che compongono il cartello di Sinaloa.
A ottobre, il cartello di Sinaloa avrebbe vietato la produzione e il traffico di fentanyl, ma la DEA ha liquidato l’annuncio come «probabilmente una trovata pubblicitaria», notando che il volume di fentanyl sequestrato al confine non era diminuito.
«Il fentanyl è la minaccia di droga più mortale che il nostro paese abbia mai affrontato e il Dipartimento di Giustizia non si fermerà finché ogni singolo leader, membro e associato del cartello responsabile dell’avvelenamento delle nostre comunità non sarà ritenuto responsabile», ha affermato il Garland.
Gli oppioidi sintetici, tra cui il fentanyl, sono stati responsabili di oltre 74.000 decessi negli Stati Uniti nel 2023, secondo l’ente di controllo epidemico USA Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
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Mentre la DEA ha esultato dicendo che l’arresto di El Mayo rappresenta un «enorme colpo al cartello di Sinaloa», altri esprimono scetticismo riguardo all’impatto materiale che tali arresti possono avere sul flusso di droga negli Stati Uniti. «Non stiamo parlando di una struttura che dipende da pochi boss, è molto diffusa e resiliente a questo genere di colpi», ha detto al NYT Falko Ernst, analista senior dell’International Crisis Group.
Nel breve termine, ha aggiunto l’esperto, il risultato principale sarà probabilmente la violenza mentre si sviluppa la competizione per la successione del cartello.
«Va anche notato che, in un grande esempio di conseguenze indesiderate degli interventi governativi sul mercato, l’aumento del fentanyl è di per sé un prodotto della guerra alla droga», scrive Zerohedge. «Secondo la legge ferrea del proibizionismo di Richard Cowan, “Man mano che le forze dell’ordine diventano più intense, aumenta la potenza delle sostanze proibite”».
Ciò avviene perché le droghe ad alta potenza sono più facili da contrabbandare, il che conferisce a un pacco da 5 chilogrammi di fentanyl un profilo rischio-rendimento e ritorno dell’investimento (ROI )molto migliore di un camion carico di marijuana.
Come riportato da Renovatio 21, i cartelli della droga messicani portano oltreconfine il fentanyl (di fabbricazione cinese) tramite la massa di migranti e pure con incursioni di droni, che utilizzano talvolta pure in versione armata.
Il fentanil può provenire da laboratori in Messico che utilizzano sostanze chimiche fornite dalla Cina. Altre volte, pare che il fentanyl arrivi direttamente negli USA dalla Cina, addirittura tramite ordini che è possibile piazzare online. I cartelli messicani possono produrre fentanyl, ma la materia prima o il prodotto già pronto arriva decisamente dalle coste cinesi.
«Dal 2013, la Cina è stata la principale fonte del fentanyl che ha inondato il mercato delle droghe illecite degli Stati Uniti (…) alimentando l’epidemia di droga più mortale nella storia degli Stati Uniti. Sia l’amministrazione Obama che quella Trump hanno dedicato un significativo capitale diplomatico per convincere la Cina a reprimere la fornitura di fentanyl dalla Cina agli Stati Uniti, con la Cina che ha finalmente annunciato nell’aprile 2019 che la produzione, la vendita e l’esportazione di tutti i farmaci di classe fentanyl sono vietate, ad eccezione delle aziende autorizzate a cui il governo cinese ha concesso licenze speciali» scrive un saggio della Brookings Institution intitolato Fentanyl and geopolitics: Controlling opioid supply from China.
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«Nonostante il fatto che la Cina sia orgogliosa di avere una forte posizione e reputazione antidroga – scriveva nel suo essay Vanda Felbab-Brown – è altamente improbabile che la Cina inizi una cooperazione antidroga con gli Stati Uniti (…) a meno che non inizi a sperimentare la propria epidemia di oppioidi sintetici. Inoltre, il significativo deterioramento delle relazioni USA-Cina potrebbe minare ulteriormente la volontà della Cina di applicare diligentemente il nuovo regolamento sul fentanyl».
In poche parole, diventa chiaro a tutti che il traffico di fentanyl esiste per volontà cinese. Si tratta di una vera arma biologica stealth lanciata sulla società americana. Uno strumento geopolitico, una bomba che uccide la popolazione avversaria e ne disgrega la società.
Parimenti, è difficile non vedere che potrebbe trattarsi di una vendetta contro il mondo angloide, che fece subire al Regno di Mezzo l’orrore delle guerre dell’oppio.
La pandemia ha portato un aumento delle morti per overdose tale che tra il 2020 e il 2021 si è raggiunta la cifra di 100 mila morti: una vera ecatombe. Già due anni fa era chiarissimo che le morti per droga superavano quelle per il COVID.
Come riportato da Renovatio 21, il Pentagono sta finanziando un vaccino contro il fentanyl – si tratterebbe del primo caso di vaccino comportamentale, una porta che si apre su una società del controllo biologico sempre più distopica.
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Immagine di Alan Radecki via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported