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Bolsonaro vuole fare i nomi dei funzionari sanitari che hanno approvato i vaccini per i bambini

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Il presidente brasiliano Jair Messias Bolsonaro ha annunciato la sua intenzione di rivelare le identità dei funzionari che hanno autorizzato le vaccinazioni per i bambini, nonostante abbiano ricevuto minacce di morte. Lo riporta la testata russa RT.

 

A ottobre, l’autorità di regolamentazione sanitaria del Paese, ANVISA, ha affermato che i suoi cinque direttori avevano ricevuto e-mail che li minacciavano di morte se fossero stati approvati i vaccini COVID-19 per i bambini di età compresa tra i cinque e gli 11 anni.

 

L’ANVISA aveva sottolineato che «vista la gravità del fatto», ha immediatamente avvisato la polizia e il governo, chiedendo loro «di adottare gli opportuni provvedimenti»

 

Giovedì, lo stesso giorno in cui il regolatore ha approvato l’iniezione di Pfizer per i bambini piccoli, Bolsonaro, noto per la sua costante opposizione alle restrizioni pandemiche e agli obblighi vaccinali, ha affermato che il pubblico dovrebbe sapere chi ha preso la decisione.

 

Notando che l’ente regolatore ANVISA non è subordinato a lui, ha affermato: «vogliamo pubblicizzare i nomi di queste persone in modo che tutti sappiano chi sono queste persone e, naturalmente, formino il proprio giudizio»

Notando che ANVISA non è subordinata a lui, ha affermato: «vogliamo pubblicizzare i nomi di queste persone in modo che tutti sappiano chi sono queste persone e, naturalmente, formino il proprio giudizio».

 

Come riportato da Renovatio 21, durante il G20 di Roma Bolsonaro ha parlato con il capo dell’OMS Tedros Ghebreyesus, stigmatizzando l’incapacità anche nel ruolo  di presidente brasiliano di fermare le vaccinazioni obbligatorie per i bambini. Tedros aveva risposto che l’OMS non caldeggiava la somministrazione del vaccino ai bambini. Di questo incontro esistono immagini video «rubate».

 


 

 

A fine estate Bolsonaro aveva esortato i suoi sostenitori a comprare fucili.

 

Bolsonaro aveva avanzato nel suo discorso all’ONU l’idea di una resa dei conti pandemici: «la storia e la scienza riterranno tutti responsabili» aveva detto il presidente carioca, dopo aver consumato un trancio di pizza in strada, perché impossibilitato dalle leggi di Nuova York, come non vaccinato (ma guarito) di entrare in un ristorante qualsiasi.

 

Bolsonaro un anno fa attaccò Pfizer sostenendo, scherzosamente ma fino ad un certo punto, che se il vaccino mRNA ti trasforma in uno jacaré (un tipo di caimano locale) nessuno si prende la responsabilità. Da segnalare per divertimento anche il fatto che nel medesimo discorso, sempre scherzosamente, parlò ridacchiando di donne barbute come reazioni avverse al vaccino: pochi mesi dopo, arrivò l’emoji della donna barbuta, però senza ironia.

 

Come visto lo scorso 7 settembre, festa dell’Indipendenza brasiliana, Bolsonaro ha tra la popolazione del suo Paese un seguito immane.


 

 

 

Immagine di Palacio Planalto via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0).

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