Geopolitica

Il Blocco militare guidato dalla Russia invia truppe in Armenia dopo gli scontri al confine con l’Azerbaigian

Pubblicato

il

L’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) – una sorta di NATO dei Paesi ex sovietici –  ha annunciato martedì che invierà una missione in Armenia per riferire sulla situazione nel Caucaso meridionale e proporre soluzioni alle tensioni con l’Azerbaigian. Lo riporta la testata russa RT.

 

La missione sarà guidata dal segretario generale della CSTO Stanislav Zas della Bielorussia e includerà il generale russo Anatolij Sidorov, capo dello staff congiunto del blocco.

 

La decisione è stata presa in videoconferenza del Consiglio di sicurezza del blocco convocato dall’Armenia, che attualmente presiede la CSTO.

 

Il premier armeno Nikol Pashinyan ha informato gli alleati degli scontri notturni al confine con l’Azerbaigian. Almeno 49 armeni e 50 azeri sono stati uccisi nei combattimenti, che hanno coinvolto artiglieria pesante e droni, secondo i ministeri della difesa di Yerevan e Baku.

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha informato gli alleati sulle misure pratiche che Mosca ha intrapreso per allentare le tensioni al confine tra Armenia e Azerbaigian.

 

La CSTO ha approvato la risoluzione del conflitto Armenia-Azerbaigian «esclusivamente con mezzi politici e diplomatici basati sui principi generalmente riconosciuti del diritto internazionale» e il cessate il fuoco mediato dalla Russia nel novembre 2020, ha affermato l’organizzazione.

 

Mosca aveva mediato la fine del conflitto di 44 giorni, in cui l’Azerbaigian ha riconquistato gran parte del Nagorno-Karabakh, una regione prevalentemente abitata da etnia armena che si è separata da Baku negli anni ’90.

 

Mentre la restante parte del Nagorno-Karabakh è stata pattugliata dalle forze di pace russe ed è rimasta relativamente pacifica da quando, ad agosto, l’Azerbaigian ha chiesto all’Armenia di «smilitarizzare» completamente l’area e ha minacciato un’operazione militare se ciò non accadesse.

 

L’Armenia ha fatto appello alla CSTO dopo l’inizio degli scontri di martedì, ma non è noto se Yerevan abbia ufficialmente invocato l’articolo 4, che, come l’articolo 5 della NATO, considera un attacco a un membro come un attacco a tutti.

 

Il blocco, istituito nel 1994, comprende anche Russia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. Azerbaigian, Georgia e Uzbekistan sono stati membri fino al 1999, ma poi si sono ritirati, con Baku e Tbilisi che invece hanno cercato legami con la NATO. Tashkent è rientrata nel 2006 per poi ripartire nel 2012.

 

Come riportato da Renovatio 21, truppe CSTO furono impiegate brevemente a inizio anno per riportare la stabilità nel Kazakistan sconvolto da rivolte di popolo per il prezzo del GPL.

 

 

 

 

Immagine di Mil.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version