Economia

Blackout, il funzionario tedesco per le calamità dice: «fate scorte»

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Il capo della Bundesamt für Bevölkerungsschutz und Katastrophenhilfe (BBK), cioè l’Ufficio federale tedesco per la protezione civile e il soccorso in caso di calamità, Ralph Tiesler, ha avvertito i cittadini di prepararsi a interruzioni di corrente a breve termine, in particolare a gennaio e febbraio, e di fare scorta in anticipo di generi alimentari.

 

 

«Dobbiamo presumere che questo inverno ci saranno dei blackout. Con ciò intendo un’interruzione regionale e temporanea della fornitura di energia elettrica. La causa non sarà solo la carenza di energia, ma anche il blocco mirato e temporaneo delle reti da parte degli operatori, con l’obiettivo di proteggere le reti e non mettere in pericolo la fornitura complessiva», ha dichiarato Tiesler al Welt am Sonntag.

 

Il Tiesler ha quindi dichiarato che le autorità locali di diversi comuni tedeschi si stanno preparando alla possibilità di blackout e hanno sviluppato “piani precisi” che includono approvvigionamento di generatori di emergenza per supportare il sistema.

 

Nonostante gli impianti di stoccaggio del gas tedeschi siano vicini alla capacità, alcuni ritengono che le scorte non saranno sufficienti per l’inverno a causa della mancanza di nuove forniture dalla Russia.

 

«Ci aspettiamo blackout a breve termine piuttosto che blackout di lunga durata e su larga scala. Ma anche per questo è importante una buona preparazione», ha aggiunto Tiesler.

 

La risposta, dice l’esperto statale in catastrofi, è «fare scorte».

 

«Principalmente acqua, diverse casse e cibo in scatola. Sarebbero sufficienti per dieci giorni. Questo è ciò che raccomanda la mia agenzia… disponibile tutto il tempo», ha affermato Tiesler, aggiungendo il classico suggerimento per cui i cittadini dovrebbero anche acquistare radio e candele alimentate a batteria.

 

I problemi energetici della Germania derivano da un calo delle forniture di gas dalla Russia, dopo un piano sconsiderato di economia verde lanciato dalla Merkel, che ha innalzato pale eoliche in un Paese senza vento e chilometri quadrati di pannelli solari in un Paese senza sole.

 

A tutto questo si è aggiunta la chiusura programmata delle centrali nucleari, nonostante esistano nel Paese varie forze (scienziati, politici, industriali, la popolazione stessa) che premono per un pieno ritorno all’atomo per scongiurare la crisi energetica che potrebbe mettere in ginocchio la Germania, la sua economia e la sua popolazione.

 

Quanto al gas russo, esso era interrotto da prima delle sanzioni antirusse per il conflitto ucraino. Già a gennaio 2022 la Germania aveva sfiorato un blackout del gas, mentre poco dopo la mancanza di energia ha provocato una paralisi parziale del sistema ferroviario nazionale.

 

Ad ogni modo, il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream ha tolto a Berlino ogni possibilità di tornare ad interfacciarsi con Mosca. Curiosamente, si è appreso che la CIA aveva informato Berlino di possibili attacchi al Nord Stream 2 settimane prima che questi si materializzassero.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Germania sta preparando «hub di riscaldamento» (palestre, scuole, palazzetti dello sport) per «sfollati energetici», ossia coloro che si troveranno le loro case gelide per mancanza di gas – trasformando le abitazioni in strumenti di morte soprattutto per la popolazione più debole.

 

Il governo Scholz si attende rivolte in gran numero e si prepara da mesi alla loro repressione, con una concezione assai elastica degli «estremisti» da reprimere: è estremista, oramai, chiunque non sia d’accordo con la narrativa di Stato.

 

In una rivelazione della scorsa settimana, si è appreso che in Germania sarebbero allo studio consegne domestiche di contante in caso di blackout, per evitare assalti a bancomat e banche e caso sociale conseguente.

 

L’ufficio catastrofi BKK aveva scioccato l’Europa l’anno passato con una pubblicità progresso che dava consigli su come sopravvivere ad una mancanza prolungata di riscaldamento. Renovatio 21 cita spesso questo indimenticabile video, tuttavia stavolta vogliamo fissare l’attenzione del lettore su una cosa. Chi manca nel quadretto presentato?

 

 

Massì, il cittadino tedesco maschio, giovane, adulto o vecchio che sia, proprio non esiste. C’è però il marcantonio immigrato…

 

Sono segni che a qualcuno possono dir qualcosa.

 

 

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