Sorveglianza

Blackout a Milano e Torino: ci siamo

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Renovatio 21 ve lo aveva annunziato in lungo e in largo, per mesi e mesi: i blackout sarebbero arrivati anche qui.

 

Avevamo riportato ogni Paese del mondo dove si erano avute interruzioni di corrente

 

Avevamo captato ogni singolo segno del fatto che ci stavano preparando per questa realtà.

 

Boom. Anche l’Italia, nelle sue prime due città industriali, va al buio. Milano e Torino paralizzate, regredite tecnologicamente di secoli – e, ancora più importante, messe in pericolo. Perché senza elettricità non si hanno servizi di alcun tipo, nemmeno quelli che possono salvarti la vita.

 

Il blocco alla Bovisa, nella periferia Nord del capoluogo lombardo, il blackout è stato di 6 ore. A Torino è andata peggio: quartieri rimasti senza luce di notte per tre ore. Immaginiamo questo cosa può significare per la sicurezza.

 

Ora, giornali e politici stanno esattamente comportandosi come avevamo previsto: stanno buttando la colpa sulla popolazione.

 

È colpa dei cittadini, se è saltato tutti: questi egoisti ingordi che vogliono stare al fresco, e per questo si accendono il condizionatore.

 

L’aumento del consumo elettrico, secondo quanto riportato, a Milano si attesterebbe attorno al 10% rispetto al giorno prima e al 25% rispetto alla settimana precedente.

 

Non ci sembrano scarti intollerabili per un sistema elettrico. Anche perché, notiamo, anche in passato ci sono state estati caldissime (qualcuno ricorda il 2003? Il Po completamente secco?) tuttavia mai era venuta meno la luce.

 

Invece, nel 2022 in cui tutto l’arco politico governa sotto il manto del tecnocrate più bravo del mondo, ciò accade: l’Italia regredisce nelle tenebre, più ancora della Polonia che sta spedendo i cittadini a raccogliere la legna per scaldarsi nel prossimo inverno senza gas russo.

 

Ora, quello che volevamo ricordare al lettore, è che ce lo avevano detto quelli del COPASIRmassì, proprio quelli che stilerebbero le liste di proscrizione dei filorussi. E di fatto la Russia ce l’avevano ficcata anche lì, e pure prima della guerra.

 

«L’Italia potrebbe, comunque, subire indirettamente gli effetti di razionamenti energetici condotti a livello europeo ovvero di fenomeni di blackout in uno dei Paesi dell’Unione che inciderebbero sugli scambi commerciali intra UE e quindi sulla tenuta del sistema produttivo nazionale» trasmetteva alle presidenze della Camere lo scorso 13 gennaio il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, cioè l’organo del Parlamento della Repubblica Italiana che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani.

 

La «Relazione sulla sicurezza energetica nell’attuale fase di transizione ecologica» non si lasciava scappare l’occasione di attaccare Mosca: «dell’energia può essere fatto un suo utilizzo come arma di contrattazione e di ricatto e al possibile utilizzo del commercio del gas come arma di potenza (nell’inverno 2021-22 da parte della Russia in particolare)».

 

I servizi segreti italici mica sono soli. Tre settimane fa, in realtà, ce lo ha ripetuto anche il World Economic Forum di Davos per bocca ,della manager norvegese Kjerstin Braathen, la quale ha giustificato la necessità di trattare con durezza le «carenze energetiche in arrivo».

 

«Dobbiamo accettare che ci sarà dolore nel processo… il ritmo di cui abbiamo bisogno aprirà alla possibilità di carenze di energia» ha dichiarato la Braathen al consesso di Klaus Schwab edizione 2022.

 

 

Interessante la cifra sadica del discorso: la manager di Oslo a Davos ha enunciato la necessità di infliggere dolore nella popolazione.

 

Crediamo che questo sia, in tutto e per tutto, il fine dell’era presente. Il blackout altro non è che uno strumento, un pungolo, per indurre la massa bovina (la massa vaccina) ad andare dove vogliono.

 

Il blackout è uno strumento di sottomissione.

 

Il blackout è il nuovo lockdown, solo che è infinitamente più potente, e direttamente violento.

 

Faremo qualsiasi cosa ci chiederanno pur di riavere la corrente per compiere le azioni più semplici – oltre che per lavorare e nutrirci.

 

L’odio per i non allineati, dunque, si moltiplicherà come mai prima, e gli insulti contro i no-vax, gli arresti, etc., sembreranno schermaglie infantili.

 

Ci era stato annunciato da Draghi: la colpa sarà vostra, perché accenderete i condizionatori, con il vostro egoismo aiuterete Putin.

 

Non avevamo compreso quanto oggi sia disinibito il potere costituito con i suoi mostri al vertice: noi possiamo accendere l’aria condizionata, loro possono spegnere noi.

 

Sorvegliare e punire. Lo Stato questo oggi fa: con armi che mai avreste immaginato anche solo una manciata di anni fa.

 

Sveglia: è la vostra realtà, adesso. È il mondo in cui vivete: fino a che vi sarà concesso di farlo.

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

 

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