Geopolitica

Birmania, 157 bambini morti nel conflitto seguito al golpe della giunta militare

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Sarebbero 157 i bambini uccisi quest’anno dai militari birmani negli scontri seguiti nel Paese dopo colpo di stato del 1° febbraio 2021. Lo sostiene la AAPP, Associazione di Assistenza per i Prigionieri politici, un gruppo basato in Thailandia che monitora le violazioni dei diritti umani commesse dalla giunta birmana.

 

AAPP ha affermato che un totale di 267 bambini sono stati uccisi nelle repressioni della giunta dopo il colpo di stato. Save the Children, un’organizzazione umanitaria internazionale, stima che altri 520.000 bambini siano stati costretti a fuggire dalle loro case in Myanmar a causa del conflitto.

 

Uno dei più noti raid militari è avvenuto nel villaggio di Let Yet Kone, nella municipalità di Tabayin, a settembre, quando elicotteri militari hanno attaccato una scuola, uccidendo 13 persone, tra cui sette bambini. Come riportato da Renovatio 21, al termine degli attacchi furono negate alle vittime le cure mediche.

 

Tom Andrews, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Myanmar, ha dichiarato a giugno che almeno 382 bambini sono stati uccisi o mutilati dagli attacchi aerei o dall’artiglieria pesante dell’esercito birmano dopo il colpo di stato.

 

L’UNICEF Myanmar ha riferito che 115 bambini sono stati uccisi dalle munizioni lasciate dopo gli scontri tra forze militari e ribelli.

 

Secondo il rapporto di AAPP del 30 dicembre, dal 1° febbraio 2021 – quando si ebbe il colpo di Stato militare –, un totale di 2688 persone (tra cui attivisti pro-democrazia e altri civili) sono stati uccisi dalla repressione dell’Esercito.

 

Dal golpe, un totale di 13.217 persone sarebbero attualmente detenute, di cui 1923 stanno scontando la pena. Ci sarebbe un totale di 97 prigionieri nel braccio della morte post-golpe al 30 dicembre 2022. 121 persone sono state condannate in contumacia, di cui 42 sono state condannate a morte. I condannati a morte sarebbero dunque 139. «Questi i numeri verificati da AAPP. I numeri reali sono probabilmente molto più alti».

 

Come riportato da Renovatio 21, abbiamo visto in questi mesi in Birmania anche episodi di vera persecuzione religiosa, con la giunta militare che attacca un villaggio cattolico e l’esercito che fa irruzione della cattedrale di Mandalay. Non sono mancati bombardamenti a chiese e conventi.

 

A inizio 2022 era stato calcolato che almeno 100 edifici religiosi sono stati distrutti dalla giunta golpista.

 

La scorsa estate è emerso che la popolazione Karen avrebbero subito qualcosa come 125 attacchi aerei da parte del potere militare golpista nell’arco di una sola settimana.

 

La Birmania, che ora dovremmo chiamare Myanmar ma non lo faremo, è al centro anche di interessi cinesi per l’estrazione illegale di terre rare, nonché di traffici di esseri umani e schiavitù sessuale.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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