Geopolitica

Biden prepara l’«arsenale vaccinale» della superpotenza

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La superpotenza prepara le industrie per una nuova arma geopolitica: il vaccino.

 

Il presidente Biden prevede di investire 2,7 miliardi di dollari per aumentare la produzione statunitense di componenti critici per i vaccini, affermando che l’investimento aiuterebbe a rendere gli Stati Uniti «l’arsenale di vaccini per il mondo».

 

Secondo l’opinione di esperti sentiti dal New York Times,  l’investimento nelle forniture, inclusi lipidi, sacche per bioreattori, tubi, aghi e siringhe, è quello che affronta i maggiori ostacoli alla produzione di vaccini. Questi materiali necessari per i vaccini mRNA non sono mai stati disponibili su larga scala.

 

Si tratta, quindi, di una rimodulazione della produzione industriale di strumenti di alterazione genetica massiva come quella indotta dai sieri di ultima generazione

Si tratta, quindi, di una rimodulazione della produzione industriale di strumenti di alterazione genetica massiva come quella indotta dai sieri di ultima generazione.

 

Si tratta di una mossa che, una volta di più, fa emergere il valore geopolitico del vaccino, oramai vero e proprio strumento di politica mondiale come la fornitura di sistemi d’arma o gli investimenti economici.

 

Infatti il Biden e la sua cintura protettiva di collaboratori hanno voluto sottolineare che gli Stati Uniti hanno già donato o promesso circa 600 milioni di dosi di vaccino ad altri Paesi, per la gioia della stampa progressista oramai in preda ad un terzomondismo sempre più narcotico e allucinatorio.

 

L’anziano occupante della Casa Bianca ha quindi raccontato di provvedimenti intrapresi per espandere la produzione di vaccini contro il coronavirus non solo negli Stati Uniti, ma anche in India.

 

L’amministrazione del vegliardo del Delaware starebbe inoltre sostenendo la produzione di sieri genici in Sudafrica e in Senegal, al fine di «ampliare l’accesso ai vaccini prodotti localmente in Africa», che, ricorda Renovatio 21, è un continente che ha espresso grande diffidenza riguardo al vaccino, al punto di lasciar scadere quantità di fialette AstraZeneca gentilmente donate dal Primo Mondo.

 

Gli articoli di stampa sulle dichiarazioni di Biden riportano i dubbi riguardo al fatto che questi fondi siano sufficienti; nessuno, tuttavia, si spinge a parlare del problema principale per la diffusione mondiale del vaccino, ossia la questione dei brevetti, dove personaggi come Bill Gates arrivano a mentire pubblicamente per mantenere il monopolio farmaceutico non cedere di un millimetro sulla possibilità di regalare il patent all’umanità come fece Sabin.

 

Bisogna dire che in Italia qualcuno, come la trasmissione Report, si è posta la questione di Bill Gates e il brevetto dei vaccini per il Terzo Mondo. Ma si tratta di casi isolati. La maggior parte delle testate internazionali ignora bellamente il problema.

 

Chissà perché.

 

 

 

 

 

 

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