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Bergoglio sta «ridimensionando» il papato: parla mons. Viganò

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L’arcivescovo Carlo Mario Viganò ha scritto su Twitter il suo pensiero riguardo al ritorno del titolo di «Patriarca d’Occidente» per il romano pontefice, come visibile nell’Annuario pontificio 2024 edito dalla Libreria editrice Vaticana. La definizione era stata rimossa nel 2006, quando sul Soglio vi era Joseph Ratzinger.

 

«La decisione di ripristinare il titolo di Patriarca d’Occidente, cancellato da Benedetto XVI, non deve indurre in errore: essa è una mossa – nemmeno troppo dissimulata – con la quale Bergoglio si pone come interlocutore alla pari del Patriarca d’Oriente, non meno asservito di lui agli interessi dell’élite globalista massonica tanto ansiosa di instaurare il Nuovo Ordine Mondiale e la Religione dell’Umanità» tuona il prelato.

 

«In questo modo, dopo un “ridimensionamento” del Papato in chiave sinodale – ossia parlamentarizzando il governo della Chiesa che è un’istituzione monarchica per volontà di Cristo stesso – e dopo la rinuncia al titolo di Vicario di Cristo, Bergoglio può procedere speditamente verso quel progetto ecumenico che costituisce la matrice ereticale del Vaticano II e di tutto il suo nefasto “pontificato”».

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«Non stupisce che questa operazione eversiva sia condotta proprio da chi usurpa la potestà del Romano Pontefice per distruggere il Papato e la Chiesa Cattolica».

 

Nel comunicato emesso nel 2006 dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani, si spiegava che il termine «patriarca d’Occidente» fu introdotto nel 642 da Papa Teodoro I. Successivamente, questo titolo divenne comune nel XVI e XVII secolo, «nel quadro del moltiplicarsi dei titoli del Papa» comparve nell’Annuario pontificio 1863.

 

Secondo il comunicato allora emesso dal Sacro Palazzo sotto Benedetto XVI, «non intende descrivere un territorio ecclesiastico né esso può essere adoperato come definizione di un territorio patriarcale», per cui l’espressione «patriarca d’Occidente (…) descriverebbe la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest’ultima, e potrebbe esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per la Chiesa latina».

 

Si trattava di un fatto di «realismo storico e teologico» e non di «“nuove rivendicazioni” papali rispetto alle Chiese d’Oriente», specifica Avvenire.

 

A questo punto, nell’Annuario pontificio i titoli del papa elencati sono vicario di Gesù Cristo, successore del principe degli apostoli, Sommo Pontefice della Chiesa universale, patriarca d’Occidente, primate d’Italia, arcivescovo e metropolita della provincia romana, sovrano dello Stato della Città del Vaticano, servo dei servi di Dio.

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Immagine di Nir Hason via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
 

 

 

 

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