Spirito
Bergoglio dice che che il documento finale del Sinodo fa parte del suo Magistero e chiede «che venga accettato»
Bergoglio vuole che il documento finale del Sinodo sia accettato come parte del Magistero della Chiesa.
Ieri mattina Papa Francesco ha diffuso una «Nota di accompagnamento del Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del Santo Padre Francesco», cioè il documento finale del Sinodo sulla sinodalità, al quale hanno partecipato anche molti non vescovi.
Nella sua nota, il Bergoglio ha chiesto che il contenuto di questo «Documento finale» sia accettato come parte del suo Magistero, cioè del suo insegnamento autorevole come Successore di Pietro, capo terreno della Chiesa cristiana, o, come Papa Francesco ha descritto se stesso, «Vescovo di Roma».
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Nell’originale italiano, Papa Francesco ha elogiato gli anni di incontri che hanno avuto luogo prima del Sinodo che « raccoglie i frutti di un cammino scandito dall’ascolto del Popolo di Dio e dal discernimento dei Pastori».
Bergoglio afferma altresì che durante il processo la Chiesa si è lasciata «illuminare dallo Spirito Santo».
«Riconoscendo il valore del cammino sinodale compiuto, consegno ora alla Chiesa tutta le indicazioni contenute nel Documento finale, come restituzione di quanto maturato nel corso di questi anni, attraverso l’ascolto e il discernimento, e come autorevole orientamento per la sua vita e la sua missione».
«Il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro (cfr. EC 18 § 1; CCC 892) e come tale chiedo che venga accolto. Esso rappresenta una forma di esercizio dell’insegnamento autentico del Vescovo di Roma che ha dei tratti di novità ma che in effetti corrisponde a ciò che ho avuto modo di precisare il 17 ottobre 2015, quando ho affermato che la sinodalità è la cornice interpretativa adeguata per comprendere il ministero gerarchico».
«Approvando il Documento, il 26 ottobre scorso, ho detto che esso “non è strettamente normativo” e che “la sua applicazione avrà bisogno di diverse mediazioni”» comunica Bergoglio. Tuttavia «le Chiese locali e i raggruppamenti di Chiese sono ora chiamati a dare attuazione, nei diversi contesti, alle autorevoli indicazioni contenute nel Documento, attraverso i processi di discernimento e di decisione previsti dal diritto e dal Documento stesso».
Ci chiediamo: chi sostiene che nel Sinodo sono state dette eresie, può riconoscere che ora queste divengano Magistero?
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Immagine di Lula Oficial via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic; immagine tagliata