Spirito
Bergoglio ancora tace sullo scandalo blasfemo dell’apertura delle Olimpiadi
A distanza di diversi giorni, Bergoglio non ha ancora commentato il grave scandalo anticristiano andato in mondovisione con l’apertura delle Olimpiadi.
Desta scalpore la totale assenza di qualsiasi commento da parte del pontefice o di una posizione ufficiale della Santa Sede che sarebbe stata rilasciata dalla Sala Stampa, che invece è prodiga di notizie importanti come la promozione ad arcivescovo del firmatario della lettera di scomunica a monsignor Viganò.
«Con la cerimonia delle Olimpiadi che si è svolta venerdì sera, molti cattolici e vaticanisti aspettavano di vedere se Francesco avrebbe commentato lo scandalo durante il suo Angelus settimanale della domenica» scrive il sito nordamericano LifeSite. «Il papa di solito fa riferimento a questioni di attualità in tutto il mondo alla fine del suo discorso domenicale, spesso esprimendo la sua solidarietà con particolari gruppi di persone e chiedendo preghiere ai cattolici».
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E invece durante l’Angelus, Francesco non ha fatto alcun accenno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, pur avendo comunque fatto una serie di menzioni speciali per cause e celebrazioni in tutto il mondo.
È stato notato che all’Angelus il Bergoglio ha fatto menzione delle Olimpiadi in generale, ma in riferimento alla fame e alla produzione di armi.
«E mentre ci sono molte persone nel mondo che soffrono a causa di disastri e fame, noi continuiamo a produrre e vendere armi e bruciare risorse alimentando guerre, grandi e piccole» ha pontificato il gesuita argentino. «Questa è un’indignazione che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare, e contraddice lo spirito di fratellanza dei Giochi Olimpici appena iniziati. Non dimentichiamolo, fratelli e sorelle: la guerra è una sconfitta!»
Insomma, la blasfemia vista da miliardi di persone, con offese oscene a nostro signore e alla tradizione cattolica, non sono temi che il papa ha avuto voglia di trattare né dalla finestrella su San Pietro né a parte.
Nota bene che agli Angelus abbondano le dediche papali a enti di ogni sorta ritrovatisi in piazza, il coro di Suzzara, la parrocchia di Brendola, l’associazione dei filatelici cattolici, e via così. Cose importanti, mica come quando sputano su Nostro Signore davanti all’intero mondo collegato.
A dire il vero, una dichiarazione da parte di un membro dell’apparato vaticano c’era stata.
Monsignor Vincenzo Paglia, controverso vescovo messo da Bergoglio a capo della (ora controversa anche quella) Pontificia Accademia per la Vita e pure di quella per la Famiglia ha battuto un colpo, sia pure del genere di discorso che nel capolavoro della cinematografia italiana del dopoguerra Amici miei (1975) viene definito «supercazzola».
La derisione e lo scherno dell’Ultima Cena alle #OlimpiadiParigi2024 , giustamente deplorato da @Eglisecatho , rivela una domanda profonda: tutti, ma proprio tutti, vogliono sedere a quella tavola dove Gesù dona la vita per tutti e insegna l’amore. #cerimoniadiapertura pic.twitter.com/Bugvi4bZDi
— vincenzo paglia (@monspaglia) July 27, 2024
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Ammettiamo di non capire dove il prelato di Sant’Egidio, grande fan della siringa mRNA a dosi multiple, voglia andare a parare, ma ricordiamo pure che quando era vescovo di Terni vi fu lo scandalo del grande affresco commissionato per il Duomo della città, dove i toni omoerotici sono evidenti e perfino confessati dall’artista omosessuale.
L’unica altra dichiarazione di un funzionario del Vaticano in qualsiasi veste riguardante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi è quella dell’arcivescovo Charles Scicluna.
Il prelato maltese, certo non noto per il suo tradizionismo, è segretario aggiunto del Dicastero per la Dottrina della Fede del Vaticano e ha inviato un messaggio all’ambasciatore francese di Malta, esprimendo il suo «sconforto e la sua grande delusione per l’insulto a noi cristiani».
Nel frattempo, continua la chiesa del silenzio di Bergoglio sugli omotransessuali che sbeffeggiano Dio. Ma scusate, non ci avevano detto che il papa era contro, in parole sue (in teoria), la «frociaggine»?
Abbiamo capito male noi oppure era tutta una balla per fare un poì di scena nel mese del giugno arcobalenato, un po’ di fumo negli occhi per le manovre che la mafia catto-omofila sta ancora combinando grazie al papato?
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Immagine di amanderson2 via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0