Spirito

Bergoglio accoglie le dimissioni del vescovo indiano accusato di stupro da una suora

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Arrestato nel 2018 e poi rilasciato su cauzione, nel gennaio 2022 era stato assolto da un tribunale in Kerala ma l’Alta Corte aveva poi ammesso un ricorso d’appello. Le sue parole in un videomessaggio: «mi sono dimesso per il bene della diocesi di Jalahandar». La nunziatura: gli era stato richiesto, ora potrà essere nominato un nuovo vescovo.

 

 

Papa Francesco ha accettato oggi le dimissioni dalla guida della diocesi di Jalandhar in India del vescovo Franco Mulakkal, protagonista della vicenda giudiziaria per le accuse di violenze sessuali avanzate contro di lui da una religiosa nel settembre 2018.

 

Mulakkal, che ha 59 anni, era stato assolto dal tribunale di Kottayam il 14 gennaio 2022, al termine di un processo durante il quale solo 39 delle 84 persone chiamate a testimoniare si erano presentate in tribunale.

 

Mulakkal era accusato di aver violentato l’ex superiora generale delle suore Missionarie di Gesù in più occasioni dal 2014 al 2016 mentre era in visita al convento dell’istituto nel Kerala e di aver «abusato della sua posizione dominante».

 

Il caso – che ha destato grande sconcerto tra i cattolici indiani – era venuto alla luce nel settembre 2018, con la protesta di cinque consorelle che chiedevano giustizia per la religiosa. Da parte sua, il presule ha sempre sostenuto che le accuse fossero infondate e infamanti, accusando la suora di volerlo screditare per vendetta, dopo averla rimossa dalla guida della congregazione.

 

Mulakkal – che dal 2009 al 2013 è stato vescovo ausiliare di Delhi, prima di essere chiamato a guidare la diocesi di Jalandhar nel Punjab – per la vicenda era stato anche arrestato nel 2018, trascorrendo tre settimane in carcere prima di essere liberato su cauzione. Già allora la Santa Sede aveva accolto la sua richiesta di essere sollevato dai propri doveri di vescovo finché la vicenda fosse chiarita, nominando nel frattempo un amministrator diocesano.

 

Nel febbraio scorso Mulakkal aveva incontrato papa Francesco in Vaticano. In un videomessaggio diffuso oggi a commento della vicenda ha detto di aver informato il pontefice durante l’incontro della sua decisione di dimettersi dall’incarico. «L’ho fatto per il bene della diocesi di Jalandhar e per la nomina di un nuovo vescovo», ha spiegato aggiungendo le lacrime da lui versate porteranno alla riforma della Chiesa. Ha espresso inoltre la sua gratitudine a quanti hanno pregato e si sono preoccupati per lui.

 

Da parte sua la nunziatura apostolica in India in una nota ha ricordato che l’Alta Corte ha ammesso un ricorso d’appello contro la sentenza di assoluzione. Ha anche chiarito che – pur non essendo state adottate azioni disciplinari – le dimissioni di Mulakkal erano state richieste «per il bene della Chiesa», specialmente per il bene della diocesi di Jalandhar che ha bisogno di un nuovo vescovo.

 

 

 

Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.

 

 

 

Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version