Epidemie

Batteri carnivori trovati sulle spiagge della Florida

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I ricercatori avvertono che le alghe sargassum accumulate sulle spiagge della Florida potrebbe essere invase dal batterio vibrio vulnificus, organismo noto per divorare la carne delle infezioni.

 

Il vibrione, secondo l’ente epidemiologico americano CDC causa circa 80.000 malattie e 100 morti negli Stati Uniti all’anno e viene trasferito più spesso quando le persone mangiano pesce crudo o poco cotto o espongono una ferita aperta all’acqua di mare.

 

Uno studio condotto dalla Florida Atlantic University (FAU) ha rivelato che il vibrio può aggrapparsi ai rifiuti di plastica che vengono portati a terra da una fascia di alghe larga 8 mila chilometri nota come la «grande cintura atlantica dei sargassi» che tocca la costa della Florida.

 

Si prevede che la maggior parte della cintura di alghe si spiaggerà tra giugno e luglio.

 

Se una persona ingerisce o espone una ferita aperta ai batteri, un’infezione può portare all’amputazione o alla morte, nei casi più gravi.

 

La dottoressa Tracy Mincer, corrispondente autrice principale dello studio e assistente professore di biologia presso l’Harbour Branch Oceanographic Institute della FAU, ha notato nei risultati che i funzionari si sono imbattuti in una scoperta «interessante» di geni «zot» che causano effettivamente la «sindrome dell’intestino permeabile».

 

«Ad esempio, se un pesce mangia un pezzo di plastica e viene infettato da questo vibrione, che poi si traduce in un intestino che perde e diarrea, rilascerà nutrienti di scarto come azoto e fosfato che potrebbero stimolare la crescita del sargasso e di altri organismi circostanti».

 

Secondo il dipartimento della Salute della Florida, nel 2022 ci sono stati 74 casi confermati di infezione da vibrio e 17 decessi causati dall’infezione nello stesso anno, rispetto ai 34 casi e 10 decessi nel 2021.

 

Il dipartimento ha preso nota che questo «aumento anomalo» era dovuto agli impatti dell’uragano Ian.

 

Come riportato da Renovatio 21, gli USA sono stati teatro in questi anni di altri microrganismi assassini, come l’ameba mangia cervello, segnalata nei fiumi del Nebraska e in Missouri.

 

Prioni sarebbero invece stati alla base anche di un’epidemia del 2019 di cervi-zombie: ai poveri ungulati, già martoriati dalle zecche portatrici di Lyme che ritengono il loro manto peloso il luogo migliore per accoppiarsi,  viene «mangiato» il cervello da proteine infette, ingenerando così nelle tenere bestie cornute comportamenti di zomberia pura.

 

 

 

Immagine di Jeff Hirsch via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

 

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