Immigrazione

Bande di musulmani pronte ad attaccare i nativi britannici in protesta

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Secondo quanto riferito, bande di musulmani stanno reagendo ai disordini anti-immigrazione che stanno avvenendo nel Regno Unito.

 

La situazione di polarizzazione etnica, tale da far pensare ai prodromi di una guerra civile, è oramai sotto gli occhi di tutti,

 

Vari video finiti in rete mostrano bande itineranti che danno la caccia a caso a persone bianche a Sheffield e in altre città.

 

 

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Video non verificati mostrano immigrati reagire con sfida alla situazione degli hotel per gli immigrati circondati da folle di britannici in protresta.

 

 

In altri video non verificati è mostrato che membri della comunità musulmana stanno circolando armati.

 

 

In un momento di inspiegabile sincerità, la TV pubblica BBC ha riportato che 200-300 islamici della «comunità asiatica» hanno attaccato la polizia cantando «Allahu Akbar».

 

 

Problemi per Sky News, che stava coprendo i disordini in corso a Birmingham, in Inghilterra, quando delinquenti islamici armati di armi hanno circondato l’inviata sul posto e, secondo quanto riferito, hanno pugnalato una ruota del furgone della troupe con un coltello.

 

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Sky News aveva originariamente riferito che la troupe era «seguito da un uomo in passamontagna con in mano un coltello dopo aver parlato in diretta da Birmingham. L’uomo ha pugnalato il pneumatico del furgone di Sky ma non lo ha danneggiato…»

 

Un conduttore di Sky News ha interrotto l’inquadratura non appena gli uomini musulmani mascherati hanno iniziato a imprecare e a fare gesti con la pistola verso la telecamera.

 

Come riportato da Renovatio 21, il canto «Allahu Akbar» è risuonato costantemente in questi giorni.

 

 

Il consulente del governo britannico sulla violenza e i disordini politici ha suggerito di ricorrere a misure di lockdown in stile COVID per sedare i disordini che hanno travolto il Regno Unito la scorsa settimana, in seguito all’omicidio di tre ragazzine durante un corso di danza.

 

Sui social media circolano video di bande musulmane armate che si aggirano nelle città e nei paesi del nord, tra cui un gruppo che si fa chiamare «Muslim Defense League». La polizia britannica è stata accusata di «chiudere un occhio» sulla violenza di questi gruppi, mentre attaccava ferocemente i manifestanti, dopo che il primo ministro Keir Starmer aveva definito i manifestanti «teppisti di estrema destra».

 

 

Lo Starmer ha rincarato la dose domenica e ha avvertito i manifestanti che «si pentiranno di aver preso parte a questi disordini» e che «raduneranno coloro che fomentano le proteste online».

 

Si è anche impegnato a stanziare milioni di sterline per «proteggere le moschee».

 

 

Il governo del Regno Unito è responsabile dell’escalation di violenza da entrambe le parti, alimentando le tensioni e demonizzando solo i cittadini britannici indignati per le brutali accoltellamenti delle tre ragazze a Southport, conseguenza delle sue politiche di immigrazione di massa e di frontiere aperte.

 

Ognio elemento fa pensare al fatto che, anche se non detonasse questa volta, una guerra etnica è pronta ad esplodere in uno dei Paesi guida dell’importazione in massa di immigrati a carico del contribuente.

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Immagine screenshot da Twitter
 

 

 

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