Economia

Banca della Florida chiude i conti di Trump senza dare alcuna spiegazione

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In quella che può essere vista solo come una persecuzione politica del settore privato, una banca della Florida è diventata l’ultima istituzione finanziaria a sciogliere la sua relazione con l’ex presidente Donald Trump per le narrazioni incendiarie lanciate dai suoi detrattori.

 

Lo riporta la testata di cronaca e analisi politica The Hill.

Anche la Signature Bank di New York e la Deutsche Bank, due istituzioni finanziarie di prim’ordine, hanno rifiutato di continuare gli affari con Trump

 

Bank United, una banca con sede in Florida, ha annunciato di aver chiuso il conto dell’ex presidente, tagliando i rapporti con lui.

 

«Non abbiamo più alcun rapporto di deposito con lui”» ha detto in un comunicato un portavoce di Bank United. Non è stata fornita alcuna motivazione per la decisione di chiudere i conti con l’ex presidente.

 

Trump ha dichiarato di avere due conti con Bank United per un valore compreso tra $ 5,1 milioni e $ 25,2 milioni.

 

Quello che è successo a Trump può succedere a tutti i suoi 75 milioni di elettori, e probabilmente, sentendo le parole di Biden e dei parlamentari e generali democratici riguardo i «domestic terrorist», succederà.

Non si tratta del primo caso del genere. Un’altra banca della Florida, la Professional Bank, la settimana scorsa ha rilasciato una dichiarazione in cui annunciava cheavrebbe concluso la sua relazione con Trump. Nella sua dichiarazione – ancora una volta senza motivazioni – la direzione dell’istituto finanziario ha affermato che non avrebbe più condotto affari con l’ex presidente o le sue organizzazioni.

 

Anche la Signature Bank di New York e la Deutsche Bank, due istituzioni finanziarie di prim’ordine, hanno rifiutato di continuare gli affari con Trump, riporta National File.

 

Deutsche Bank, istituto piuttosto controverso a causa di numerosi scandali in america, sta cercando di scaricare più di 300 milioni di dollari in prestiti con l’Organizzazione Trump. Secondo quanto riferito, la banca d’investimento multinazionale tedesca sta cercando di scaricare i prestiti su un altro prestatore citando pubblicità negativa a causa dei loro rapporti con l’ex presidente.

 

Può succedere anche a voi. I non allineati devono temere qualcosa, se la più grande banca italiana, dicono alcune voci, avrà al suo vertice un ex deputato e ministro del Partito Democratico?

La realtà è che una volta di più il presidente Trump, oramai una sorta di protomartire del mondo moderno digitale, indica la via riguardo a quello che può succedere a tutti noi: il deplatforming non riguarda solo la libertà di espressione sui social e in rete in generale (visto le censure operate anceh dagli hosting provider su siti improvvisamente ritenuti da cancellare), ma anche la libertà economica, che può essere spazzata via con un click qualora la direzione della banca facesse il capriccio (o fosse spinta a farlo da pressioni parapolitica).

 

Quello che è successo a Trump può succedere a tutti i suoi 75 milioni di elettori, e probabilmente, sentendo le parole di Biden e dei parlamentari e generali democratici riguardo i «domestic terrorist», succederà.

 

Può succedere anche a voi. I non allineati devono temere qualcosa, se la più grande banca italiana, dicono alcune voci, avrà al suo vertice un ex deputato e ministro del Partito Democratico?

Ci aspetta un futuro di persecuzione, oltre che politica, elettronica, biologica, anche bancaria?

 

Ci aspetta un futuro di persecuzione, oltre che politica, elettronica, biologica, anche bancaria?

 

 

 

 

 

 

Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

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