Bambina di 11 anni accoltellata nel centro di Londra

Una bambina di 11 anni è stata accoltellata a Leicester Square a Londra. La bambina è stata portata in ospedale lunedì insieme a una donna di 34 anni.

La polizia londinese ha comunicato che la bambina necessita di cure ospedaliere ma le sue ferite non sono pericolose per la vita, mentre le ferite della donna erano più lievi.

La piccola e sua madre, 34 anni, sono turiste originarie del Nuovo Galles del Sud, Australia. Si trovavano in quella che è definibile come la piazza più turistica della capitale britannica.

Le forze dell’ordine affermano di aver arrestato un uomo e di averlo preso in custodia, in un primo momento non fornendo ulteriori dettagli sulla sua identità. «Non crediamo che ci siano sospettati in sospeso», ha affermato la polizia di Westminster su X.

Più tardi è emerso che il sospettato sarebbe un cittadino romeno senza fissa dimora. Nel frattempo, la rete si sta riempiendo di complimenti per tale Abdullah, un lavoratore di un negozio antistante, che sarebbe intervenuto: l’immigrato asiatico che impedisce la violenza da parte del «bianco» rappresenterebbe il rovesciamento della narrativa di questi giorni, in cui la popolazione autoctona ha protestato con veemenza in varie città del Regno contro lo strapotere percepito degli immigrati.

Il problema degli accoltellamenti a Londra è risalente. È noto che tra la gioventù capitolina inglese vi sia una sorta di «cultura della lama», che produce un certo numero di vittime all’anno, uccise anche per motivi fortuiti. In un caso che fece scalpore anni fa, fu ammazzato per accoltellamento un giovane attore dei film della serie di Harry Potter.

Il Regno è tuttavia ancora in istato di choc per la strage di bambino di Southport, in Galles, dove un minorenne immigrato di seconda generazione ha accoltellato a morte tre bimbe per poi ferire altre dieci persone.

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Immagine screenshot da YouTube