Reazioni avverse

Avvocato delle Hawaii: i vaccini contro il Covid hanno ucciso quasi 45.000 persone

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Un gruppo di avvocati ha intentato una causa contro lo stato delle Hawaii per conto di 1.200 soccorritori che stanno protestando contro l’obbligo vaccinale imposto dello stato per i dipendenti del governo.

 

Uno degli avvocati che li rappresentano ha recentemente elencato i dati a sostegno della loro decisione di rinunciare a farsi inoculare i sieri COVID sperimentali.

 

«I risultati che abbiamo riscontrato in tutto il paese mostrano che quasi 45.000 persone che hanno ricevuto queste vaccinazioni sono morte in 72 ore», ha detto l’avvocato Michael Green in una recente conferenza stampa.

 

«I risultati che abbiamo riscontrato in tutto il paese mostrano che quasi 45.000 persone che hanno ricevuto queste vaccinazioni sono morte in 72 ore»

Durante la conferenza, anche il capitano dei vigili del fuoco di Honolulu, Kaimi Pelekai, ha parlato descrivendo la pressione, non solo psicologica, di dover scegliere tra il vaccino o la perdita del lavoro.

 

«Devo scegliere tra la carriera in cui sono impegnato o mettere un farmaco sperimentale che non so cosa mi farà nel mio corpo», ha detto il Pelekai.

 

«Ho passato gli ultimi 20 anni della mia vita e altri 37 anni a guardare mio padre fare questo lavoro, e poiché non voglio mettere un farmaco sperimentale nel mio corpo, devo rinunciare al mio lavoro?»

 

 

Inoltre, come scritto pochi giorni fa proprio nel nostro sito, in America è sempre più presente la possibilità di un’esclusione  dalla vita sociale senza certificare l’avvenuta vaccinazione.

 

In Italia si fa sempre più strada l’intenzione del governo di obbligare la popolazione  alla vaccinazione forzata, ma anche da noi sta montando una protesta di piazza sempre più corposa.

 

Una riflessione sulle possibili reazioni avverse – e parliamo di quelle più eclatanti, dove è aperta un’inchiesta, in cui la morte del giovane paziente è praticamente concomitante alla puntura – in Italia è ancora completamente tabù.

 

Siamo molte fasi più indietro: per dirla con la Finestra di Overton, attualmente ogni discorso sul danno da vaccino COVID è ancora nella categoria dell’impensabile. Nessuno, nemmeno i soggetti politici più radicali del panorama esistente, considera il tema.

 

Di fatto, nessuna forza politica, né al governo né nella cosiddetta opposizione parlamentare, abbraccia il tema.

 

 

 

 

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