Geopolitica

Attacco cibernetico contro la rete petrolifera tedesca

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Il 29 gennaio a rete di approvvigionamento di carburante tedesca è stata colpita da un attacco informatico.

 

S&P Global Platts riporta che l’attacco ha preso di mira la società energetica Mabanaft Group e la società di stoccaggio Oiltanking Group. Sono state segnalate interruzioni di alcuni prodotti petroliferi in Germania, il più grande consumatore di petrolio d’Europa. 

 

Oiltanking ha dichiarato problemi per «cause di forza maggiore» in undici terminal in Germania e che quindi stava operando a «capacità limitata».

 

«Tutte le parti continuano a lavorare per riportare le operazioni alla normalità in tutti i nostri terminal il prima possibile», hanno affermato entrambe le società in un comunicato stampa congiunto.

 

Secondo quanto riportato, l’attacco informatico potrebbe durare fino a due settimane poiché le società dovrebbero «ripagare solo i ricattatori»

Secondo quanto riportato, l’attacco informatico potrebbe durare fino a due settimane poiché le società dovrebbero «ripagare solo i ricattatori».

 

Il capo del sistema di sicurezza IT tedesco ha definito l’incidente grave «ma non grave». Bloomberg riferisce che l’intero danno non è ancora noto, ma serve a ricordare come i criminali informatici abbiano attaccato le reti di infrastrutture critiche negli ultimi anni.

 

Un incidente simile si è verificato lo scorso maggio quando gli hacker hanno costretto a chiudere la più grande rete di gasdotti degli Stati Uniti, di proprietà di Colonial Pipeline Co.,  costringendola a pagare milioni in ransomware. L’interruzione negli USA ha provocato carenze e picchi di prezzo nelle stazioni di servizio nelle parti sud-est, medio-atlantiche e nord-orientali degli Stati Uniti. 

 

L’attacco segue le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina e la possibilità che il gasdotto Nord Stream 2 che porta l’idrocarburo russo in Germania.

  Al momento, cosa bizzarra, nessuno ha ancora incolpato gli «hacker russi»…

 

Il gasdotto, che riguarda molti interessi tedeschi – ed è coinvolto in prima persona un ex cancelliere, Gerard Schroeder, presidente del Comitato degli Azionisti Nord Stream – è da sempre nel mirino degli americani. Nel caso di una degenerazione del teatro russo ucraino, che metterebbe la NATO (quindi, la Germania) contro Mosca,  si troverebbe la giustificazione per interrompere il gasdotto, come annunciato dagli USA

 

Al momento, cosa bizzarra, nessuno ha ancora incolpato gli «hacker russi»…

 

Come riportato da Renovatio 21, la Germania ha poche settimane fa scampato un blackout del gas dovuto alla situazione attuale e alle selvagge politiche di privatizzazione intraprese dai governi tedeschi.

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