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Armi metereologiche, ecco i laser per guidare i fulmini

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Un team internazionale di scienziati afferma di essere riuscito a guidare con successo i fulmini utilizzando la tecnologia laser per la prima volta durante una tempesta in Svizzera.

 

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Photonics, il fisico Aurelien Houard, del Laboratorio di ottica applicata del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica di Parigi e i suoi colleghi dell’Università di Ginevra, hanno respo pubblica quella che hanno descritto come la prima dimostrazione in assoluto di induzione di filamenti laser-indotti che hanno guidato con successo dei fulmini a terra.

 

Gli scienziati hanno spiegato che l’esperimento è stato condotto nell’estate del 2021 sul monte Santis, nella Svizzera nord-orientale, dove hanno installato un laser terawatt ad alta velocità di ripetizione vicino a una torre di telecomunicazioni che viene colpita da un fulmine circa 100 volte l’anno.

 

Gli scienziati hanno aggiunto che il laser è stato attivato ogni volta che è stata prevista un’attività di tempesta nell’area tra giugno 2021 e settembre 2021, sottolineando che la torre è stata colpita da almeno 16 fulmini, quattro dei quali si sono verificati durante l’attività del laser, e che tutti e quattro i colpi sono stati intercettati.

 

«La guida di un fulmine negativo verso l’alto su una distanza di 50 metri è stata registrata da due telecamere separate ad alta velocità. La guida di un fulmine negativo da parte di filamenti laser è stata confermata in altri tre casi da misurazioni interferometriche ad altissima frequenza e il numero di lampi di raggi X rilevati durante eventi di fulmini guidati è notevolmente aumentato», hanno sottolineato gli scienziati.

 

I ricercatori dell’Università di Ginevra hanno affermato in un comunicato separato che l’analisi dei dati ha indicato che il cosiddetto Lightning Laser Rod (LLR), «a differenza di altri laser, funziona anche in condizioni meteorologiche difficili, come la nebbia (spesso presente in cima al Santis), che può fermare il raggio, dal momento che trafigge letteralmente le nuvole».

Gli autori dello studio, da parte loro, hanno sottolineato che il loro lavoro «apre la strada a nuove applicazioni atmosferiche di laser ultracorti e rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo della protezione contro i fulmini basata su laser per aeroporti, rampe di lancio o grandi infrastrutture», riporta Sputnik.

 

Come parte successiva dell’esperimento, gli scienziati hanno in programma di aumentare ulteriormente l’altezza dell’azione del laser, estendendo l’LLR di 10 metri di 500 metri.

 

Il concetto di utilizzare i laser per evitare i fulmini è stato proposto per la prima volta negli anni ’70, e aveva funzionato in condizioni di laboratorio ma mai sul campo fino all’esperimento del 2021.

 

Non è possibile escludere, tuttavia, un uso anche militare di questa nuova tecnologia di controllo del clima.

 

Come riportato da Renovatio 21, si dice che la Cina sia ora in possesso di vere e proprie armi metereologiche, che possono diventare davvero rilevanti nel caso di conflitto sul confine «caldo» con l’India.

 

Progetti di controllo del clima sarebbero ora in stato avanzato anche negli USA.

 

 

 

 

 

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