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«Armi di controllo mentale»: gli USA mettono in Blacklist 34 enti cinesi

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L’amministrazione Biden ha dichiarato lo scorso giovedì di aver imposto restrizioni commerciali a più di 30 istituti di ricerca, aziende ed enti cinesi per le violazioni dei diritti umani e il presunto sviluppo di tecnologie, come le armi per il controllo della mente («brain-control weapons») che, dice il documento, mettono a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La notizia è riporta CNBC e altre testate internazionali.

 

Il Dipartimento del Commercio ha accusato l’Accademia Cinese delle Scienze Mediche Militari e 11 dei suoi istituti di ricerca di utilizzare la biotecnologia di «supportare gli utilizzi e gli utilizzatori finali dell’Esercito cinese, incluse presunte armi per il controllo del cervello», secondo un avviso nel registro federale.

 

Il documento non approfondisce ulteriormente le presunte armi per il controllo del cervello.

 

«Non possiamo permettere che prodotti, tecnologie e software statunitensi che supportano la scienza medica e l’innovazione biotecnica vengano deviati verso usi contrari alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti».

 

«La ricerca scientifica della biotecnologia e dell’innovazione medica può salvare vite umane. Sfortunatamente, la Repubblica Popolare Cinese sta scegliendo di utilizzare queste tecnologie per perseguire il controllo sulla sua popolazione e la sua repressione dei membri delle minoranze etniche e religiose», ha scritto in una dichiarazione il segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo riferendosi alla Repubblica popolare cinese e alle violazioni dei diritti umani nella regione dell’estremo ovest cinese dello Xinjiang.

 

I gruppi per i diritti umani hanno raccontato una sorveglianza senza precedenti della popolazione uigura per lo più musulmana nella regione nord-occidentale dello Xinjiang, inclusa la tracciatura con il DNA e le operazioni di intelligenza artificiale per riconoscere e monitorare i volti.

 

Gli istituti di ricerca presi di mira dalle ultime azioni statunitensi includono centri focalizzati su trasfusioni di sangue, bioingegneria e tossicologia.

 

«Non possiamo permettere che prodotti, tecnologie e software statunitensi che supportano la scienza medica e l’innovazione biotecnica vengano deviati verso usi contrari alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti»

Il Dipartimento del Commercio ha anche inserito nella lista nera le società cinesi, così come la Georgia, la Malesia e la Turchia, con l’accusa di aver deviato articoli statunitensi all’esercito dell’Iran, un avversario degli Stati Uniti su cui Washington mantiene sanzioni radicali.

 

Il Dipartimento USA ha anche aggiunto altre cinque società cinesi con l’accusa di «aver acquisito o tentato di acquisire tecnologia dagli Stati Uniti per aiutare a modernizzare l’Esercito di Liberazione del Popolo».

 

Come riportato da Renovatio 21, la Cina vive una corsa a perdifiato verso il controllo totale non solo la società, ma anche dell’essere umano fin dentro la sua interiorità – la psicopolizia nel senso orwelliano più puro, resa possibile da nuove tecnologie di controllo predittivo del comportamento o di interfaccia uomo macchina.

 

Un paio di anni fa si era avuta notizia di tecnologia cerebrale usata in scuole cinesi per controllare l’attenzione dei bambini.

 

La Cina vive una corsa a perdifiato verso il controllo totale non solo la società, ma anche dell’essere umano fin dentro la sua interiorità

In una scuola elementare d’élite di Hangzhou, nella provincia di Zhejiang i giovanissimi studenti hanno indossato fasce per la lettura delle onde cerebrali che presumibilmente possono rilevare i loro livelli di attenzione in classe.

 


«Come suggeriscono le foto, il sistema analitico sembra funzionare abbastanza bene a scuola. Una foto mostra uno schermo digitale che mostra la classifica in tempo reale dei livelli di concentrazione degli studenti. Alla fine di una lezione, il portale fornisce un rapporto che evidenzia gli studenti con i tre punteggi più alti» aveva scritto il sito Supchina.

 

Aveva scritto all’epoca Renovatio 21: «L’interiore dell’uomo merita di essere aperto, visionato, schedato, controllato come qualsiasi altra informazione umana (i movimenti, le relazioni, gli acquisti, il conto in banca, la fedeltà al Partito) disponibile. Il passo successivo è l’impianto di sensori ed elettrodi chirurgicamente inseriti nella materia cerebrale del cittadino, e anche su questo – con la tecnologia chiamata Deep Brain Stimulation – la Cina pare voler superare i concorrenti americani».

La Cina è la frontiera globale della distruzione del foro interiore

 

La Cina è la frontiera globale della distruzione del foro interiore.

 

La Cina è l’avanguardia della disintegrazione della dignità umana, è la negazione dell’uomo e della sua libertà sin dentro al suo pensiero, alla sua attività cerebrale.

 

Perché, nel Grande Gioco mondiale della Necrocultura il potere, di cui la Cina è solo l’impudica cavia, una cosa mira davvero, ancora più privata, preziosa, unica della vostra mente – la vostra anima.

 

 

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