Armi biologiche

Armi chimiche, l’esercito russo avverte che il servizio di sicurezza ucraino sta preparando una provocazione

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Il portavoce del ministero della Difesa russo, il Magg. Gen. Igor Konashenkov, ha accusato ieri che il servizio di sicurezza ucraino SBU, agendo con il supporto dei Paesi occidentali, sta pianificando una provocazione chimica contro i civili con l’obiettivo di incolpare la Russia.

 

«Abbiamo prove affidabili che, con il supporto dei paesi occidentali, la SBU sta tramando una provocazione chimica contro i civili. Lo scopo della provocazione è incolpare la Russia per aver usato armi chimiche contro la popolazione ucraina», ha detto Konashenkov, come riferito dall’agenzia stampa russa TASS.

 

Il generale ha sottolineato che le forze russe coinvolte nell’operazione militare speciale in Ucraina non possono disporre di armi chimiche per definizione.

 

«A differenza degli Stati Uniti, la Russia ha rispettato da tempo i suoi impegni internazionali di eliminare tutte le scorte di armi chimiche», ha affermato Konashenkov.

 

Il militare ha spiegato che i documenti di combattimento sequestrati alla 4a brigata della guardia nazionale ucraina contenevano una mappa dettagliata del territorio del paese che mostrava i depositi di sostanze chimiche tossiche e i tipi di sostanze ivi custodite.

 

Un false flag chimico, con annesse immagini scioccanti servite all’opinione pubblica occidentale, offrirebbe ai Paesi NATO un pretesto per entrare definitivamente nell’arena ucraina.

 

Questo significherebbe, senza timore di smentite, l’inizio della Terza Guerra Mondiale.

 

Un conflitto globale, in cui altri combattono la guerra contro la Russia, è peraltro l’unica possibilità per l’establishment ucraino di sopravvivere all’avanzare di Mosca.

 

 

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