Geopolitica

Ancora discorsi euroguerrafondai da Borrell

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Il rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, persegue con la sua politica guerrafondaia: non solo i combattimenti dovrebbero continuare a tempo indeterminato, ma non può essere di minimo livello minimo.

 

A Borrell era stato chiesto di una proposta di programma dell’UE per addestrare le truppe ucraine nei Paesi vicini, presumibilmente in modo che non sarebbero state lasciate solo al Regno Unito e agli Stati Uniti. La proposta sarà ripresa la prossima settimana in una discussione dell’UE a Praga.

 

«Spero che venga approvato. Certo, sarebbe una grande missione (…) Deve essere all’altezza del livello del conflitto. Sembra ragionevole che una guerra che dura e sembra destinata a durare richieda uno sforzo non solo in termini di forniture di materiale, ma anche di addestramento e aiuto per organizzare l’esercito» ha detto Borrell, riportato dal sito russo RT.

 

Borrell, papavero dei socialisti iberici del PSOE, stava tenendo un corso intitolato «Quo Vadis Europa? La nascita dell’Europa geopolitica» a Santander, in Spagna, in parte istituito dal suo Servizio europeo per l’azione esterna, l’agenzia diplomatica dell’UE.

 

All’inizio di questo mese, Borrell si era distinto per aver spiegato che la politica estera era una questione di mantenere un doppio standard.

 

In un’intervista con il quotidiano spagnolo El País gli era stato imputato un doppio standard di fingere grande preoccupazione per il popolo ucraino, ma non mostrare tale preoccupazione per quelli della Palestina.

 

Il Borrello quindi ha ammesso che le condizioni a Gaza erano scandalose e che gli abitanti di Gaza erano «intrappolati in una prigione a cielo aperto», per poi dichiarare che sostenere Kiev contro Mosca era un «imperativo morale».

 

«Siamo spesso criticati per i doppi standard. Ma la politica internazionale riguarda in larga misura l’applicazione di doppi standard. Non usiamo gli stessi criteri per tutti i problemi».

 

Come riportato da Renovatio 21, in aprile il Borrell, aveva fatto esternazioni allarmanti. Dopo aver incontrato a Kiev il presidente-attore Zelens’kyj assieme alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, aveva twittato che il conflitto in Europa Orientale si concluderà solo con una risoluzione militare.

 

Parole stranissime per chi, come diplomatico, dovrebbe parlare invece, appunto, di diplomazia.

 

Ma chi è questo Borrell? Chi lo conosce? Chi lo vuole? Perché mai deve avere potere sulle nostre vite, mettendole a rischio con i suoi osceni discorsi euroguerrafondai?

 

 

 

 

Immagine di European Parliament via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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