Necrocultura

Ai politici non importa nulla del vostro voto. Dovreste averlo capito

Pubblicato

il

Questa foto è stata presa in una città dell’Alta Italia ieri sera. Tuttavia, a quanto ci scrivono i lettori, la medesima scena può essere scattata in ogni parte del Paese, in ogni angolo urbano ed extraurbano.

 

Ovunque vi siano spazi per le affissioni elettorali, quelli sono rimasti vuoti.

 

Le pubblicità elettorali dei partiti sono sparite. O meglio, quest’anno, per un’elezione che sulla carta dovrebbe essere decisiva per le sorti della Nazione, non sono mai partite.

 

Non siamo i soli a notarlo. Sull’argomento sono iniziate prima le lettere ai giornali locali, poi qualche timido articolo sulla stampa. Tuttavia, non ci sembra davvero che si colga il valore di questo segno inedito.

 

Pannelli vuoti, vuotissimi. Rimane solo il riflesso metallico dell’osservatore: che proprio questo sia il messaggio? Rimandare al popolo un’immagine opaca ed incomprensibile di se stesso? Di mostrarlo come un enigma visto attraverso uno specchio scuro?

 

Ammettiamo: non avevamo mai visto il metallo sotto i poster elettorali.

 

 

Ricordate? Fino a qualche anno fa si aveva il problema contrario. I partiti – tutti – piazzavano poster anche dove non potevano. Venivano talvolta puniti con una pecetta che le autorità gli piazzavano sopra, che recitava qualcosa come «affissione abusiva», o giù di lì.

 

Ora avviene il contrario. I partiti non vogliono occupare alcuno spazio. Tecnicamente, non vogliono comunicare con i propri elettori. E non stiamo solo parlando del grado zero della propaganda elettorale che è il poster stradale: vi facciamo una domanda rapida, quanti comizi avete visto nelle vostre città? Avete visto palchetti con i candidati (i fortunati sfuggiti all’orrenda strage dei parlamentari votata da PD e 5 stelle) che si presentano e vi chiedono il voto? Avete visto qualche grande leader calare perfino nella vostra piccola cittadina, esausti dopo tour in cui magari parlano in dieci posti diversi in un giorno, e prendersi almeno gli applausi dei militanti zonali?

 

Avete visto dalle vostre parti Letta, Berlusconi, Conte, Salvini, la Meloni?

 

Non diciamo niente di originale se ci spieghiamo la cosa semplicemente con il fatto che ai partiti non frega più nulla degli elettori.

 

Alla politica non importa più nulla di voi. Dovreste averlo capito.

 

Ogni interfaccia, perfino i manifesti elettorali, devono sparire: perché avere il popolo fra le scatole, quando alla fine si deve solo portare avanti un progetto dettato dall’alto (il «pilota automatico» di cui parlava Draghi) è una bella seccatura.

 

Il popolo potrebbe addirittura chiedere che si faccia il suo bene, o addirittura – anatema sit! – quello che vuole la gente, cioè quello per cui vota.

 

Meglio chiudere ogni finestra tra la politica e la società: chissà mai che quest’ultima possa entrare in casa dei partiti e rovinare il party.

 

La politica è divorziata dalla realtà, e lo sapevamo. È che molti si illudevano che per un po’ avrebbe finto che gli importasse di qualcosa. Non è più il caso.

 

La politica è divenuta una macchina in grado di vivere senza il suo padrone. Anzi, il padrone potrebbe essere divenuto un problema ingombrante, addirittura un avversario: figuratevi la Skynet di Terminator, una macchina che, divenuta senziente ed autosufficiente, considera l’umanità sua creatrice come il nemico da abbattere.

 

Non c’è molto da scherzare sull’argomento: su Renovatio 21 crediamo che questo sia esattamente il cuore dello Stato moderno, lo Stato dominato dalla Cultura della Morte.

 

Lo Stato moderno, lo Stato della Necrocultura non tende al bene dei suoi cittadini, tende alla loro distruzione. La sua sanità uccide vecchi, malati, nascituri e perfino persone che hanno avuto incidenti d’auto, che vengono immantinente squartati per predarne gli organi. La sua scuola insegna la confusione sessuale e famigliare. I suoi servizi sociali preparano i bambini a trattamenti sterilizzanti. La sua politica estera attacca i suoi stessi fornitori di energia, che pure dispongono del più grande arsenale termonucleare del pianeta. Le sue leggi sottomettono e alterano geneticamente la popolazione.

 

Quindi, non c’è molto da stupirsi se i suoi aspiranti kapò non vogliono rivolgervi la parola.

 

Voi siete il problema della politica moderna.

 

Voi, esseri umani, siete la variabile che potrebbe far fallire il piano di cui sperano di essere i maggiordomi.

 

Custodite al costo del sangue la vostra umanità.

 

Perché essa un giorno spazzerà via la boria di coloro che la disprezzano, al punto di nemmeno più chiedervi il voto, nemmeno più volervi stringervi la mano, guardarvi in faccia.

 

Fottetevene di loro – più di quanto loro se ne fottono di voi.

 

Preparatevi, trovate la pace interiore. L’ora si avvicina.

 

L’umanità trionferà su chi la vuole umiliare

 

È un programma che non ha bisogno di manifesti, sul quale non dovrete nemmeno votare. E sarà portato a termine dall’unico potere che conta: quello del Dio vivente.

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version