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Accoltellamenti, risse e attacchi ai giornalisti al Gay Pride

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Un fotoreporter è stato colpito alla testa con una bottiglia di vetro durante un evento Pride a Nuova York. L’uomo avrebbe subito gravi emorragie, e sarebbe sparita la sua macchina fotografica.

 

Il giornalista, collaboratore del gruppo NJEG Media, stava filmando una rissa scoppiata nel parco di Washington Square durante l’evento LGBT quando qualcuno lo ha attaccato alle spalle.

 

«Stavo filmando una rissa scoppiata mentre la polizia stava iniziando a sgombrare l’area», ha detto il fotoreporter a The Post Millenial. «Una persona mi è stata lanciata addosso e mi ha buttato a terra, non appena ho toccato terra qualcuno è venuto dietro di me e mi ha rotto una grossa bottiglia sopra la testa».

 

«Poi la mia macchina fotografica è stata rubata nel corso della situazione» ha aggiunto.

 

L’uomo è stato trasportato in un ospedale locale dove è attualmente in cura per le ferite riportate, tra cui un’emorragia cerebrale e un vetro conficcato nella testa.

 

In rete circolano le immagini del giornalista con la testa coperta di sangue.

 

 

L’autore video qui sopra ha detto che sia lui che il fotoreporter stavano filmando una rissa a Washington Square Park quando uno di loro ha colpito il fotoreporter con la bottiglia di vetro.

 

«Una donna coinvolta nella rissa gli è caduta addosso, poi quello che sembrava l’amico della donna lo ha colpito in testa con una bottiglia», ha detto. «Mentre cercavo di aiutarlo, anche a me sono state lanciate delle bottiglie».

 

 

La serata deve essere stata movimentata. «Ad un certo punto, la folla è fuggita dal parco, sostenendo che erano stati sparati dei colpi. La polizia è stata vista intervenire nell’area e si ritiene che la fuga precipitosa sia stata causata dai fuochi d’artificio» scrive il Post Millennial.

 

 

La testata ha riferito anche che un’altra persona sarebbe stata pugnalata al braccio e al petto nel parco.

 

 

Nel corso della serata, la polizia aveva cercato di sgombrare feste nelle strade del West Village. La vittima dell’aggressione aveva ripreso le immagini.

 

 

Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana, nell’ambito del mese delle celebrazioni LGBT del mese di giugno, alla New York Drag Parade i manifestanti omotransessualisti hanno scandito il canto «Stiamo venendo a prendere i vostri figli», facendo infuriare i conservatori.

 

Ancora più incredibile, tuttavia, è stata la difesa montata sui media da goscisti e fact-checker, che hanno risposto che quel coro viene fatto ogni anno, e chi non è d’accordo quindi è ripetutamente bigotto.

 

Come si dice in lingua veneta: el tacòn pezo del buso, la toppa peggio del buco.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

 

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