Bioetica
Aborti in Irlanda quadruplicati dalla legalizzazione. Crollano le nascite: ecco la classica retorica pro-immigrazione «che ci paga le pensioni»
Nuovi dati del Ministero della Salute irlandese rivelano che nel 2024 sono stati eseguiti 10.852 aborti, il numero più alto mai registrato da quando l’aborto è stato legalizzato nel 2019.
Il numero di aborti è balzato immediatamente a 6.666 nel 2019, ma ora è schizzato a quasi 11.000 nel 2024: si tratta del futuro stesso dell’Isola Verde, che ha appena 5.3 milioni di abitanti, che viene abortito.
Quasi 11.0000 aborti all’anno sono chiaramente un fattore determinante nel crollo dei tassi di natalità: nel 2024 ci saranno 7.000 nascite in meno rispetto al 2018, anno in cui l’aborto è stato legalizzato. Come prevedibile, ora l’autorità avverte che non si saranno abbastanza persone per pagare le pensioni degli irlandesi e che quindi dobbiamo incrementare l’immigrazione per costruire la nostra forza lavoro.
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Si tratta di una retorica ben nota, e che ha numeri impressionanti, e molto indicativi.
Una diecina di anni fa, in Italia, si ragionava della cifra dei 6 milioni di bambini uccisi dalla legge 194/98 – in realtà sono molti di più, considerando anche la strage, ora maggiore di quella dell’aborto, operata dalla produzione di bambini in provetta. Allo stesso tempo, si parlava di 6 milioni di immigrati (che, anche qui, sono in realtà molti, molti di più) arrivati in Italia: una spaventosa simmetria che interrogava molti.
Uccidere un bambino europeo per far arrivare uno straniero? È quello, che, in sostanza, predicano tutti i partiti pro-immigrati, che sono sempre anche pro-aborto, e che da anni ci parlano delle pensioni pagate dai lavoratori immigrati, anche quando, ad ogni evidenza, gli immigrati lavoratori non sono, visto che si vedono bighellonare pasciuti per le città con vestiti nuovi, smartphone gigante e monopattino elettrico.
Si tratta, con certezza, di una sostituzione etnica, a partire dal ventre stesso della donna europea, operata con i mezzi offerti dalla Cultura della Morte e dalla meccanica dello Stato moderno, che, è assassino e genocida, autogenocida.
È un concetto sul quale insisterà sempre Renovatio 21: la Necrocultura è un grande fenomeno geopolitico che dà forma al futuro dei pianeta.
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Immagine di National Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic