Spirito

A 32 anni dalla morte di Monsignor Lefebvre

Pubblicato

il

Il 25 marzo del 1991, festa dell’Annunciazione, rendeva l’anima a Dio l’Arcivescovo francese Mons. Marcel François Lefebvre, vicario apostolico, per anni missionario in Gabon, Africa, superiore generale della Congregazione dello Spirito Santo e, infine, dal 1970, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX).

 

A lui e a pochi altri – primi fra tutti Mons. Guérard des Lauriers, al quale si deve gran parte della stesura del Breve esame critico del Novus Ordo Missæ presentato dai cardinali Bacci e Ottaviani con l’intervento della scrittrice Cristina Campo, e il vescovo brasiliano Mons. Antônio de Castro Mayer, che affiancò fino all’ultimo Mons. Lefebvre – si deve certamente la conservazione della Santa Messa di sempre, cosiddetta di San Pio V.

 

Sempre a Lefebvre si deve indubbiamente tutto ciò che è rimasto oggi della tradizione bimillenaria della Chiesa: il sacerdozio, la liturgia, la dottrina.

 

Il suo coraggio, unito ad una profonda vita di preghiera e di carità sono stati l’argine contro la peggiore deriva spirituale che la Chiesa abbia mai conosciuto. 

 

Sì, perché tutto ciò che vedete oggi, tutto ciò che ci sconvolge, che sconvolge le nostre vite, che minaccia la salute corporale e spirituale dei nostri figli, non esisterebbe se la Chiesa avesse continuato a fare ciò che ha fatto per 1960 anni: combattere il mondo, combattere le potenze della dimensione terrena con la quale oggi si è invece totalmente fusa. 

 

Ricorderò sempre una giusta considerazione che il fondatore di Renovatio 21, Roberto Dal Bosco, fece ormai quasi dieci anni orsono durante un convegno:

 

«Vladimir Putin ha detto che il crollo dell’URSS è stata la più grande catastrofe geopolitica della storia. Ebbene, per una volta Putin si sbaglia: la più grande catastrofe geopolitica e spirituale della storia è stata il Concilio Ecumenico Vaticano II»

 

Quanta verità. 

 

Oggi, nel dies natalis del grande arcivescovo francese grazie al quale questa catastrofe ci ha permesso di rimanere quantomeno a galla, vorrei ricordarlo con uno stralcio di discorso che tenne nel 1987, davanti ad alcuni seminaristi e ad altri membri della Fraternità da lui fondata, a proposito dei suoi colloqui con l’allora Card. Joseph Ratzinger, Prefetto per la Congregazione della Dottrina della Fede, e sulla base di un possibile accordo che conciliasse la posizione della Fraternità San Pio X con quella della Roma modernista e conciliare:

 

«L’ho ripetuto al Cardinal Ratzinger: che se anche ci fosse concesso un Vescovo, anche se ci fosse concessa una certa autonomia per i nostri Vescovi; anche se ci fosse concessa la Liturgia del 1962 nella sua pienezza, anche se ci fosse permesso di continuare il Seminario della Fraternità allo stesso modo di adesso, Noi non possiamo collaborare! È impossibile, impossibile, perché noi lavoriamo in una direzione diametralmente opposta. Loro lavorano per la scristianizzazione della società, dell’essere umano e della Chiesa, e noi lavoriamo alla Cristianizzazione. Questo è logico: Roma ha perso la Fede, cari amici, Roma è nell’apostasia. Non sono parole a vanvera, è la verità, Roma è nell’apostasia. Non ci si può più fidare di loro, hanno abbandonato la Chiesa, hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la Chiesa; questo è sicuro, sicuro, sicuro».

 

Non serve aggiungere altro se non che, della vita e dell’enorme opera di Mons. Marcel Lefebvre se ne parlerà e se ne potrà sapere ancora di più sabato 15 aprile a Reggio Emilia, dalle ore 14:30 presso il Cinema Al Corso, con la proiezione del docufilm Mons. Lefebvre – Un Vescovo nella tempesta.

 

Saranno presenti anche due sacerdoti, uno dei quali ha personalmente conosciuto il vescovo francese e ne darà testimonianza nel dibattito che seguirà al termine della proiezione del film. 

 

 

Cristiano Lugli

 

 

 

 

Immagine di Jim, the Photographer e Stv26  via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0); immagine modificata

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version