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5G, Tokyo lancia l’alternativa a Huawei

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews.

 

 

 

La nipponica Nec realizzerà l’internet ultraveloce della Gran Bretagna, che ha deciso di vietare l’uso della tecnologia cinese. L’India si è rivolta a Rakuten, altro gigante hi-tech giapponese. Si aggiungono alla finlandese Nokia e alla svedese Ericsson. Funziona la campagna di boicottaggio degli USAnei confronti di Huawei.

Il Giappone vuole diventare l’alternativa asiatica alla Cina per lo sviluppo delle reti internet di quinta generazione (5G).

Il Giappone vuole diventare l’alternativa asiatica alla Cina per lo sviluppo delle reti internet di quinta generazione (5G).

 

La Gran Bretagna ha annunciato oggi il lancio di una partnership con la nipponica Nec per realizzare la propria banda larga del futuro.

 

La dichiarazione è arrivata subito dopo che il ministro britannico per il Digitale, Oliver Dowden, ha comunicato la decisone del governo di proibire l’acquisto di tecnologia Huawei per il 5G nazionale; il bando scatterà dal settembre 2021.

 

Il ministro britannico per il Digitale, Oliver Dowden, ha comunicato la decisone del governo di proibire l’acquisto di tecnologia Huawei per il 5G nazionale

Secondo gli esperti, il colosso cinese ha creato i sistemi più avanzati del mondo per l’internet ultraveloce. Huawei è però da tempo nel mirino degli Stati Uniti, che l’accusano di spiare per conto dell’intelligence di Pechino. Dopo il lancio di «Clean Network», la campagna Usa di boicottaggio del 5G cinese, molti Paesi prima interessati ai prodotti di Huawei hanno deciso di rivolgersi ad altri fornitori.

 

Nec dovrebbe completare la costruzione della rete 5G britannica il prossimo anno. Il suo sistema ha il vantaggio di poter incorporare componenti prodotti da altri operatori.

 

Un altro colosso nipponico dell’hi-tech, Rakuten, aiuterà l’India a sviluppare la propria rete di quinta generazione. Esso metterà a disposizione del governo indiano un sistema 5G basato sul «Cloud» che ridurrà i costi di installazione e funzionamento. Rakuten ha già aperto dei laboratori a Bengaluru (nel sud dell’India) per vendere la propria tecnologia alle compagnie telefoniche locali.

Dopo il lancio di «Clean Network», la campagna Usa di boicottaggio del 5G cinese, molti Paesi prima interessati ai prodotti di Huawei hanno deciso di rivolgersi ad altri fornitori

 

La collaborazione tecnologica tra Tokyo e Delhi sarà ufficializzata in dicembre con la firma di un apposito memorandum d’intesa. Fra le altre cose, esso include anche una cooperazione per lo sviluppo e la commercializzazione del 6G, che dovrebbe essere pronto fra una decina di anni. Negli ultimi mesi, dopo gli scontri sul confine himalayano tra le proprie truppe e quelle cinesi, l’India ha accresciuto la collaborazione politica ed economica con il Giappone (e gli Stati Uniti).

 

Nec e Rakuten sono due nuovi concorrenti per Huawei. Finora solo la finlandese Nokia e la svedese Ericsson hanno presento sistemi 5G alternativi a quello cinese. In Asia le due compagnie europee sono state scelte da Taiwan e Singapore per la loro banda larga di quinta generazione.

 

 

Negli ultimi mesi, dopo gli scontri sul confine himalayano tra le proprie truppe e quelle cinesi, l’India ha accresciuto la collaborazione politica ed economica con il Giappone (e gli Stati Uniti)

 

 

 

 

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