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19.000 moscoviti vaccinati con Sputnik V

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L’agenzia di Stato russa TASS riferisce che 19.000 residenti di Mosca e della regione circostante hanno ricevuto almeno una dose del vaccino Sputnik V e 6.500 hanno ricevuto anche la seconda dose.

 

Secondo TASS ci sarebbero state alcune lievi reazioni avverse, ma – riporta EIR –  «niente di straordinario per un tale vaccino»: quello che significa questa ultima affermazione ci sfugge completamente, perché il tale vaccino non ha una dimensione «ordinaria» (non è mai stato trovato prima un vaccino per un Coronavirus!) e perché con queste parole non si indica – come in tutti gli altri casi di reazioni avverse anche gravi degli ultimi tempi, compresa la morte in Brasile di una cavia umana – quali siano questi effetti collaterali.

Conosciamo molto bene la lingua di legno del potere vaccinante: qui, a differenza che in altri riguardi, Mosca non fa eccezione.

 

Conosciamo molto bene la lingua di legno del potere vaccinante: qui, a differenza che in altri riguardi, Mosca non fa eccezione.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche il vaccino dell’Istituto Gamaleya è sviluppato a partire da linee cellulari di feto abortito. Si tratta di HEK293, una linea cellulare umana coltivata per la prima volta nel 1973, la stessa linea utilizzata nel vaccino Oxford-AstraZeneca.

 

Le cellule HEK 293 sono state generate nel 1973 dalla trasfezione di colture di normali cellule renali embrionali umane con DNA di adenovirus 5 tranciato nel laboratorio di Alex van der Eb a Leida, nei Paesi Bassi. Le cellule sono state ottenute da un unico feto, apparentemente sano. A quel tempo, a differenza che in altri Paesi, la legge olandese già prevedeva l’aborto legale. L’identità dei genitori e il motivo dell’aborto sono tuttora sconosciuti.

Anche il vaccino dell’Istituto Gamaleya è sviluppato a partire da linee cellulari di feto abortito

 

Il dottor Alex van der Eb è inoltre il creatore di un’altra linea cellulare da feto abortito, PER C6 Ad5, delle cui origini egli ha dato esaurienti spiegazioni quando fu audito dall’ente americano di controllo del farmaco FDA nel 2001:

 

«Così ho isolato la retina da un feto, da un feto sano, per quanto si potesse vedere, di 18 settimane. Non c’era nulla di speciale nella storia familiare o la gravidanza era completamente normale fino alle 18 settimane, e si è rivelato essere un abortus socialmente indicato – abortus provocatus, e questo è stato semplicemente perché la donna voleva liberarsi del feto … ciò che era stato scritto era “padre sconosciuto”, e questo era, in effetti, il motivo per cui era stato richiesto l’aborto».

 

La Russia possiede un’ampia storia di dottori che sperimentano su loro stessi il vaccino, come nel caso della polio con i dottori Chumakov e Voroshilova, i quali negli anni Cinquanta  testarono l’antipolio sui loro figli e diversi nipoti

Le PER C6 ad5 sono oggi usate sempre per la ricerca di un vaccino anti-COVID da Janssen Pharmaceutical, società di proprietà di proprietà di Johnson and Johnson. Anche questo candidato vaccino ha avuto effetti collaterali significativi nelle cavie umane.

 

La Russia possiede inoltre un’ampia storia di dottori che sperimentano su loro stessi il vaccino, come nel caso della polio con i dottori Chumakov e Voroshilova, i quali negli anni Cinquanta  testarono l’antipolio sui loro figli e diversi nipoti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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