Reazioni avverse

16enne morta 18 ore dopo il vaccino

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G.L, ragazza di 16 anni di Bastiglia (Modena) è morta 18 ore dopo l’iniezione del vaccino.

 

I genitori della ragazza ora attendono l’esame autoptico, predisposto per volontà della famiglia.

 

Secondo La Gazzetta di Modena, che ha raccolto le dichiarazioni della madre, la ragazza aveva avuto in passato problemi cardiaci, anche se negli ultimi anni il quadro clinico si era stabilizzato.

 

«Sono tante le cose che non tornano – dice la madre al giornale modenese – Per questo abbiamo deciso di procedere con l’autopsia. Mia figlia aveva un quadro stabile: era seguito da un medico di Baggiovara. Aveva trascorso una settimana di vacanza in Trentino in cui non aveva manifestato nessun malessere».

 

In caso dall’autopsia emergessero ipotesi di reato, verranno trasmesse alla procura.

 

Sulla vicenda è calata la spirale del silenzio dei grandi media.

«Vogliamo chiarezza su quanto è successo. Non erano trascorse nemmeno 18 ore dal vaccino. Aspettiamo, quindi, l’esito degli accertamenti. I problemi di cuore che aveva Giulia non potevano portarla a un arresto cardiaco improvviso. Per questo, chiedo di non dire che è morta perché aveva problemi cardiaci».

 

La famiglia ha nominato un legale.

 

«Non lasceremo intentato nulla – dichiara l’avvocato della famiglia – Bisogna dare una risposta alla famiglia. La giovane era sotto controllo da anni dal punto di vista medico. E improvvisamente è deceduta. Sarà l’autopsia a valutare se esista una correlazione con il vaccino. Sicuramente si tratta di un evento acuto. La giovane aveva mandato un messaggio un’ora prima alla madre. Poi è avvenuto il decesso».

 

Sulla vicenda è calata la spirale del silenzio dei grandi media.

 

Qualcuno si interroga sulle differenza tra questa tragedia e quella di Camilla Canepa, la giovane ligure morta per emorragia celebrale dopo la prima dose. Qualcuno insinua che potrebbe contare la marche del vaccino – la piccola modenese è stata inoculata con il vaccimo americano-tedesco, mentre la genovese con l’anglosvedese, AstraZeneca un siero a lungo al centro di polemiche con sospensione da parte degli enti del farmaco.

 

«Mamma, non ho voglia di farmi il vaccino, e sai che ho paura dell’ago, ma tanto è da fare, devo cominciare la scuola»

«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.

 

Secondo le ricostruzioni dei giornali, G.L. aveva fatto la prima inoculazione il 4 agosto. Avendo sentito un po’ di dolore, il richiamo dell’8 settembre è stato eseguito sul braccio sinistro. Non ha avuto sintomi particolari, né febbre né nulla. Era rimasta a letto e aveva usato il telefono.

 

Il suo corpo privo di vita è stato trovato dalla madre al rientro dal lavoro.

 

G.L aveva paura degli aghi ma sentiva la pressione di fare il vaccino . Secondo Il Resto del Carlino, avrebbe detto alla madre: «Mamma, non ho voglia di farmi il vaccino, e sai che ho paura dell’ago, ma tanto è da fare, devo cominciare la scuola».

 

Un caso in cui la pseudo-coercizione vaccinale (tra green pass e bombardamento mediatico continuo), anzi la «spinta gentile» come la chiama qualcuno, potrebbe aver sortito l’effetto peggiore possibile.

 

 

 

Immagine d’archivio

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