Una 14enne leccese è morta dopo essere entrata in coma a due giorni dalla somministrazione della seconda dose del vaccino anti-coronavirus.
La ragazza, di origine marocchina ma residente a Ruffano (in provincia di Lecce), era entrata in uno stato di coma irreversibile il 19 agosto. Ricoverata in terapia intensiva presso l’ospedale pediatrico di Bari, è morta dopo poche settimane.
I genitori, anche loro di origini maghrebine ma da anni in Italia, hanno chiesto tramite esposto l’autopsia sul corpo della giovane figlia.
La ragazza, di origine marocchina, era entrata in uno stato di coma irreversibile il 19 agosto a due giorni dalla seconda dose del vaccino. Ricoverata in terapia intensiva presso l’ospedale pediatrico di Bari, è morta dopo poche settimane
L’avvocato della famiglia ha dichiarato alla testata LaPresse che «solo l’autopsia potrà accertare se ci siano correlazioni tra la morte e la vaccinazione», rivelando altresì che il Pubblico Ministero titolare del fascicolo «non ha disposto l’autopsia essendosi riservata di acquisire tutta la documentazione necessaria per ricostruire la vicenda e per avere un riscontro diagnostico», mentre «l’ospedale pediatrico ha disposto un’indagine interna per accertare le cause della morte».
Secondo quanto emergerebbe dall’esposto presentato, la ragazza aveva ricevuto le due dosi del Pfizer il 22 luglio e il 17 agosto presso Casarano, un altro comune in provincia di lecce.
Secondo l’avvocato, riporta Il Giornale, «subito dopo la seconda dose, la ragazzina ha accusato malesseri e ha assunto una tachipirina, ma il 18 agosto lamentava forti dolori all’occhio e un gonfiore alla palpebra destra, per cui i genitori l’hanno portata alla guardia medica e qui è stato suggerito il ricovero in ospedale cosa che è avvenuto il 19 agosto successivo, a Tricase (Lecce)».
Continua l’avvocato nominato dalla famiglia:
«Da quello che ci risulta, è stata sottoposta a TAC e sarebbe stata riscontrata una forma di tumore alla parte occipitale, per questo era stato chiesto un approfondimento, ma la ragazza è entrata in coma irreversibile e il 20 agosto è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Bari dove i medici hanno diagnosticato una forma di meningite. Ieri è morta. La famiglia ha tutto il diritto di sapere cosa sia successo».
La procura di Lecce al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti.
Immagine d’archivio