Geopolitica

105° giorno di guerra, notizie dal fronte

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– Zelens’kyj dichiara al Financial Times che tornare alle posizione pre-Operazione Z non basterebbe: l’obbiettivo finale è il ritorno di tutto il territorio all’Ucraina (Crimea, Donbass…)

 

– La Romania annuncia che un milione di moldavi (su 2,6 milioni totali) hanno ricevuto la cittadinanza romena. Tuttavia, l’idea dell’unificazione piace al 3,3% appena della popolazione. Ciononostante, l’ex presidente moldavo Dodon ha annunciato i preparare l’adesione politica alla Romania e militare, quindi, alla NATO.

 

– Il centro russo di studi statistici indipendente Levada rivela che l’ 82% dei russi è ostile alla NATO e circa il 50% ha paura che l’operazione in Ucraina possa degenerare in un conflitto diretto tra Russia e l’Occidente.

 

– Artiglieria russa di precisione abbatte postazioni dell’Esercito ucraino in direzione Bakhmut.

 

– L’ambasciatore russo Antonov ha dichiarato di aver ricevuto una missiva che gli chiede di «condannare le azioni del presidente russo» e di rivolgersi direttamente al Dipartimento di Stato: in pratica, gli si domanda di tradire il suo Paese. Antonov ha raccontato che davanti all’ambasciata russa vengono dati al personale biglietti con i contatto dell’FBI e un invito a rivolgersi con i servizi di Intelligence americani. Intervistato dal Wall Street Journal l’ambasciatore russo in USA ha raccontato dei messaggi con  proposta di tradimento ricevuti dai diplomatici russi.

 

– La testata russa Izvestia riporta una fonte anonima del ministero degli Esteri per cui anche Kherson e Zaporodze, come il Donbass e la Crimea, non sono più zone che possono entrare in una trattativa con Kiev, che più aspetta, più territorio dovrà cedere.

 

– Artemovsk, video di drone mostra veicolo della fanteria ucraina distrutto dall’artiglieria russa.

 

– Secondo fonti della Bielorussia, il presidente di Mins Lukashenko in queste settimane si sarebbe sentito tre volte con l’ex presidente ucraino post-maidan Petro Poroshenko, miliardario cioccolataio battuto poi alle urne dal Zelens’kyj.

 

– La Turchia infine non ha ottenuto il semaforo verde della Russia per un grande attacco nel nord della Siria. Lo riporta il quotidiano turco Hürriyet

 

– Il segretario generale aggiunto NATO Camille Grand non garantisce alla Russia che l’Alleanza Atlantica non piazzerà armi nucleari in Finlandia e in Svezia qualora i due Paesi entreranno nel Patto.

 

– Gli effetti dei missili Caliber russi sull’officina di riparazione dei tank di Darnitsa.

 

– La giornalista russa antiguerra Marina Ovsjannikova, inviata in Ucraina dal giornale tedesco per cui ora lavora, se l’è vista brutta: attaccata da gente convinta che «non esistono russi buoni», ivi, compreso il ministro della cultura ucraino, è stata minacciata di espulsione. È già tornata in Germania.

 

– Secondo l’ amministrazione civile pro russa dell’oblast’ di Zaporodze, 70.000 residenti avrebbero già chiesto la cittadinanza russa.

 

– Kramatorsk, officina distrutta da missili dell’Esercito Russo

– L’advisor del Dipartimento di Stato USA Edward Luttwak, assai noto ai telespettatori italiani, sostiene in una intervista alla testata tedesca Die Welt la via referendaria alla pace per Donetsk e Lugansk. «Kiev non può negare una scelta alla gente. Questa è l’unica via d’uscita dal conflitto. Sconfiggere la Russia è qualcosa del campo della fantascienza».

 

– Secondo il quotidiano canadese Toronto Star, i soldati ucraini al fronte non stanno ricevendo le armi inviate in gran copie dall’Occidente, al punto da non avere nemmeno munizioni: il motivo è che i responsabili ucraini vendono già al mercato nero le armi occidentali.

 

– Ennesima clip di musica techno-house militare Z.

 

– Kiev, scritte chiedono ai cittadini di non usare la metropolitana per motivi storico-etnici. «Rinuncia alla metropolitana. Rinuncia all’eredità dell’Unione Sovietica». Sono cose belle

 

 

 

 

Immagine screenshot da Telegram

 

 

 

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