Vaccini
Liberi di scegliere quando morire. Non liberi di scegliere quando vaccinare
Che i bambini siano diventati ormai facile strumento e oggetto di una propaganda politica ed economica è dato assodato: in nome delle farmaceutiche, si creano le punizioni sociali di questo secolo: l’emarginazione, la ridicolizzazione e il marchio a fuoco del bambino che merita di essere evitato.
I danni della legge 119/2017 non saranno solo di carattere fisico – cioè con reazioni avverse che si mostreranno via via sempre maggiori, nonostante l’insabbiamento calato ad hoc – ma anche di carattere psico-sociale e quindi psico-somatico.
Certificato questo dato, che è di carattere generale, vediamo come anche nei singoli casi, fra le mura domestiche, i bambini diventano oggetto di contesa. E cosa c’è di meglio se non l’argomento dei vaccini?
Padre “no-vax” e mamma “pro-vax”, forse agli sgoccioli di una separazione che troppo tardava ad arrivare. Ed ecco la discussione perfetta, il terreno fertile per attuare già un processo di divorzio ideologico, che precede quello coniugale probabilmente.
La donna vuole a tutti i costi vaccinare la bambina, e il padre, già definito da tutte le testate di regime come «attivista no-vax», si rifiuta di dare il suo consenso perché convinto che le vaccinazioni di massa non siano fatte per la figlioletta di 13 mesi.
Ma no vaccinazioni, no asilo.
«Asl, carabinieri, assistenti sociali, scuola se ne lavano le mani – ha dichiarato la madre disperata – Io non posso firmare il modulo di consenso informato e dichiarare che anche l’altro genitore è d’accordo: sarebbe un falso passibile di denuncia”»
La contraddizione legislativa pare farsi sempre più evidente, perché obbligo legislativo e consenso informato non vanno molto d’accordo insieme. Che fare, dunque? Niente, poiché il tutto si concluderà con un braccio di ferro giuridico in Tribunale, dove la madre della bambina di appena un anno ha deciso di portare il padre dopo averlo denunziato.
Tutto sommato fino a qui, visti i tempi, si parla di ordinaria amministrazione. O forse sarebbe meglio dire di ordinaria follia.
Il bello viene però quando si scopre chi è a dare la notizia, la classica che vuole fare del caso limite la quotidianità, per alimentare ancor più un fuoco che, nemmeno troppo lentamente, sta divorando la ragione umana insieme ad ogni criterio di normalità e ponderatezza di pensiero.
La madre della bambina avrebbe inviato una mail di richiesta di aiuto all’Associazione Luca Coscioni, il qual tesoriere è un certo Marco Cappato.
Sulle colonne de La Stampa l’Associazione radicale riporta stralci della missiva arrivata, lasciando anonimi sia i nomi dei due genitori coinvolti, che la provenienza della richiesta di aiuto.
La domanda è stata subitamente accolta, e anzi l’assistenza legale sarà data gratuitamente. Non con una semplice posizione neutra per offrire assistenza legale indistintamente, ma con un’idea chiara dell’importanza ineluttabile delle vaccinazioni obbligatorie.
A dirlo è l’avvocato Filomena Gallo, che fra le altre cose invita tutti i genitori venutisi a ritrovare in queste situazioni a chiedere aiuto a loro. Le motivazioni di questa presa a carico sarebbero, a quanto pare, di natura scientifica oltre che legale:
«Il problema è reale perché la signora non può far vaccinare la bambina contro la volontà dell’altro genitore, poiché dovrebbe firmare un modulo di consenso informato e dichiarare che anche il papà è d’accordo. In questo caso un falso passibile di denuncia. L’unica soluzione è quella di rivolgersi al Tribunale dei minori, perché entrambi i genitori esercitano la patria potestà, ma in assenza del consenso di uno dei due è il giudice che autorizza. Nell’arco di un mese il magistrato autorizzerà la vaccinazione, perché qui parliamo della salute del bambino e degli altri piccoli, con i quali entra in contatto, ma che non possono immunizzarsi per motivi di salute. Quindi si esce dalla sfera dei diritti personali e si entra in quella dei diritti di terzi».
“Dove sono i diritti tanto sbandierati dai radicali? Dov’è la libertà di scegliere indistintamente senza avere leggi che obblighino ad un dato trattamento sanitario? Dove sta la libertà di cura, la libertà di decidere quando, come e dove morire? Possibile che solo con i vaccini il giochino ignobile smetta di funzionare?”
Curioso. Veramente molto curioso che un’Associazione nata per difendere le idee radicali, dall’aborto all’eutansia, passando per la fecondazione in vitro, si prenda a cuore la salute dei terzi. Oltre alla voragine scientifica rispetto alla cosiddetta herd immunity a cui l’avvocato Gallo si riferisce palesemente, vi è una leggera marcata contraddizione di fondo: l’impostazione è insomma viziata fin dalla radice.
Dove sono i diritti tanto sbandierati dai radicali? Dov’è la libertà di scegliere indistintamente senza avere leggi che obblighino ad un dato trattamento sanitario? Dove sta la libertà di cura, la libertà di decidere quando, come e dove morire? Possibile che solo con i vaccini il giochino ignobile smetta di funzionare? Permettete dunque che sia lecito e doveroso qualche dubbio. Se anche i radicali si piegano all’obbligo delle vaccinazioni di massa, allora il pesce puzza ampiamente dalla testa. D’altronde, quando i bambini danneggiati gravemente da vaccino saranno troppi e daranno fastidio, vi è già chi saprà cosa farne.
Quanto all’uscita «dalla sfera dei diritti personali» per entrare in quella dei «diritti dei terzi», sarebbe interessante se la suddetta Associazione ci spiegasse dove sta il confine fra le due cose: dove sono i diritti di tutti i bambini ammazzati dentro il ventre delle madri? Dove sono i diritti di quei bambini che in Belgio possono essere ammazzati perché considerati «terminali”»e quindi indegni di vivere, costringendoli, fra una dose di morfina e l’altra e in un età che non contempla un chiaro uso della ragione, a dire «sì, voglio morire». Dove stanno i diritti di tutti quei «terzi» embrioni prodotti in vitro che vengono scartati e gettati via come spazzatura, e quegli altri che giacciono appesi fra la vita e la morte in un congelatore? Nel 2015, in Italia, per far nascere 7.695 bambini sono stati utilizzati 78.874 embrioni.
Guarda caso: a quei restanti 71.179 nessuno restituirà più nessun diritto.
Reazioni avverse
I vaccini COVID-19 collegati a lesioni renali a lungo termine
I pericoli dei vaccini COVID-19 legati al cuore sono molto noti a questo punto, ma c’è un altro organo che sembra soffrire a causa delle vaccinazioni e che sta ricevendo molta meno attenzione: i reni. Lo riporta il sito americano Natural News.
Secondo il dottor Peter A. McCullough, epidemiologo, cardiologo e internista, vengono segnalati un numero preoccupante di effetti sui reni e sui reni in relazione al vaccino, e teme che possa essere trascurato al punto che questi problemi non vengono scoperti nei pazienti finché non è troppo tardi per intervenire.
Il medico texano osserva che i reni ricevono un quarto di tutta la gittata cardiaca e filtrano il sangue su base regolare. Poiché gli studi dimostrano che circa la metà degli individui vaccinati hanno livelli rilevabili della proteina spike del vaccino COVID-19 nel flusso sanguigno, non è azzardato ipotizzare che la proteina spike e l’mRNA potrebbero finire per depositarsi nei reni e causare l’espressione del virus.
Una revisione scientifica ha delineato 28 meccanismi pubblicati di danno renale e danno renale derivanti dalle iniezioni, con la maggior parte dei percorsi correlati all’infiammazione da autoimmunità o al danno diretto delle citochine.
Ciò coincide con un documento pubblicato su un server di prestampa lo scorso anno da scienziati del Ministero della Salute neozelandese che mostrava che il vaccino provoca danni ai reni. «È interessante notare che l’articolo è riuscito in qualche modo a “scomparire” dal server della prestampa prima di riapparire più tardi nel corso dell’anno in una rivista sottoposta a revisione paritaria con alcuni numeri modificati per riformulare il vaccino come sicuro per i reni» scrive Natural News.
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In un esame delle informazioni del database VAERS, Steve Kirsch ha scoperto che solo un vaccino nei 30 anni di storia del database aveva un segnale di danno renale acuto – ed era proprio il vaccino COVID-19.
Anche ricercatori sudcoreani hanno esplorato le malattie renali di nuova insorgenza in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19, esaminando casi di persone senza una storia di problemi nefrologici che hanno cercato assistenza medica a seguito di sintomi insorti dopo la vaccinazione contro il COVID-19, come urina rossa, danno renale acuto e diminuzione della funzionalità renale.
Lo studio non è stato eseguito con controllo, il che significa che non è possibile determinare in modo definitivo la causalità. Ma hanno fatto attenzione: «Tuttavia, è noto che i vaccini COVID-19 causano malattie glomerulari di nuova insorgenza o recidivanti a causa di una potente disregolazione immunitaria e sono state segnalate varie risposte terapeutiche».
Nella conclusione del loro studio, pubblicato sulla rivista Vaccines, gli scienziati coreani scrivono che «sebbene non siamo riusciti a confermare la causalità tra le vaccinazioni e questi fenomeni, in questo periodo di vaccinazioni di massa, i medici devono considerare la possibilità che i vaccini possano aver provocato malattie ai reni in pazienti che presentano sintomi renali».
Come riportato da Renovatio 21, curiosamente i trapianti di rene sono stati più volte negati, durante la pandemia, alle persone non vaccinate. In un caso a Cleveland ad un bambino di 9 anni il trapianto di rene fu rifiutato perché il padre non era vaccinato.
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Vaccini
Vaccino COVID, i ricercatori esaminano l’uomo che ha fatto deliberatamente 217 iniezioni
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Un uomo di 62 anni è stato vaccinato 217 volte contro il Covid-19, senza riscontrare alcun effetto collaterale.
— Matteo Bassetti (@ProfMBassetti) March 6, 2024
Questa è la medicina dell'evidenza. Preferite l'evidenza della scienza pubblicata sulle riviste più prestigiose del mondo o la fuffa, le correlazioni impossibili e la…
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Vaccini
Il vaccino Dengue ha funzionato, ma i bambini sono morti
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La buona notizia: secondo un gruppo di studio internazionale, i bambini sudamericani ora hanno un vaccino «sicuro ed efficace» contro la dengue. La brutta notizia? Durante lo studio clinico sono morti quasi il doppio dei bambini vaccinati rispetto a quelli non vaccinati.
Gli investigatori hanno arruolato 20.099 bambini, di età compresa tra 4 e 16 anni, 50,5% maschi, provenienti da 26 centri medici o di ricerca nel «territorio della dengue»: Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Panama, Filippine, Sri Lanka e Tailandia.
Sono stati esclusi i bambini malati o altamente allergici.
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I ricercatori hanno somministrato due dosi, a tre mesi di distanza l’una dall’altra, di un vaccino sperimentale contro la dengue vivo attenuato a 13.401 bambini. Il vaccino, TAK-003 , è stato sviluppato dalla Takeda Pharmaceuticals con sede a Cambridge, Massachusetts.
Takeda ha riferito che il vaccino è stato efficace al 61,2% nel prevenire la dengue e all’84,1% nel prevenire il ricovero ospedaliero associato alla dengue.
Nel complesso, un numero leggermente maggiore di soggetti non vaccinati ha manifestato effetti collaterali, ma gli effetti lievi sono stati più comuni tra i soggetti vaccinati.
Il profilo di effetti collaterali leggermente superiore di TAK-003 non si è tradotto nel segnale di sicurezza più significativo di tutti, ovvero la morte, poiché 11 bambini vaccinati sono morti durante il follow-up rispetto a soli 6 bambini non vaccinati.
Nel luglio 2023, Takeda ha ritirato «volontariamente» la sua richiesta di vendita di TAK-003 negli Stati Uniti a causa di discrepanze nelle sue pratiche di raccolta dati, secondo un comunicato stampa di Takeda.
Angelo De Palma
Ph.D.
© 8 marzo 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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