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I cattolici hanno il «dovere di essere vaccinati», anche se i vaccini sono fatti usando bambini abortiti: lo dicono i vescovi britannici

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La Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles (CBCEW) ha affermato che i cattolici hanno «il dovere prima facie di essere vaccinati».

 

Inoltre, dopo aver notato una dichiarazione vaticana del 2005 incentrata sulla questione morale dei vaccini che sono stati preparati da cellule derivate da bambini umani abortiti, i vescovi del Regno Unito dichiarano il loro sostegno all’idea che «tutte le vaccinazioni clinicamente raccomandate possono essere usate con la coscienza pulita».

 

«La Chiesa cattolica sostiene fermamente la vaccinazione e considera che i abbiano cattolici come dovere prima facie il farsi  vaccinare

«La Chiesa cattolica sostiene fermamente la vaccinazione e considera che i abbiano cattolici come dovere prima facie il farsi  vaccinare, non solo per motivi di salute ma anche per solidarietà con gli altri, specialmente i più vulnerabili», dice la lettera pubblicata giovedì 30 luglio.

 

«Riteniamo che vi sia un obbligo morale di garantire la copertura vaccinale necessaria per la sicurezza degli altri. Questo è particolarmente importante per la scoperta di un vaccino contro il COVID-19 », continuano i vescovi.

 

La dichiarazione, riporta Lifesitenews, è firmata congiuntamente dai vescovi Paul Mason e dal vescovo John Sherrington, che nel sito web CBCEW sono indicati rispettivamente come «vescovo capo per la Sanità» e «vescovo a capo delle questioni riguardanti la Vita».

«La Chiesa insegna che l’importanza fondamentale della salute di un bambino e di altre persone vulnerabili potrebbe consentire i genitori usano un vaccino che è stato sviluppato in passato usando queste linee cellulari diploidi»

 

Mentre la lettera osserva che «[la Chiesa] si oppone alla produzione di vaccini utilizzando tessuti derivati ​​da feti abortiti», afferma anche che «la Chiesa insegna che l’importanza fondamentale della salute di un bambino e di altre persone vulnerabili potrebbe consentire i genitori usano un vaccino che è stato sviluppato in passato usando queste linee cellulari diploidi».

 

Cioè, i vescovi inglesi dicono che vi sarebbe una approvazione della Chiesa rispetto ai vaccini fatti con bambini abortiti.

 

La dichiarazione del CBCEW continua a sottolineare il ruolo delle vaccinazioni nel presunto «proteggere i più vulnerabili».

 

I vescovi inglesi dicono che vi sarebbe una approvazione della Chiesa rispetto ai vaccini fatti con bambini abortiti

«Se una donna incinta, ad esempio un’insegnante in una scuola, entra in contatto con bambini non vaccinati, le possono essere imposte decisioni morali ingiuste e complesse, incluso se sarebbe sicuro per lei lavorare durante la gravidanza», continua la lettera.

 

Con evidenza, per i vescovi britannici oggidì una donna incinta deve per forza lavorare, quindi meglio vaccinarsi tutti e vaccinare soprattutto i bambini, con quella vaccinazione universale di cui già due secoli fa parlavano i massoni, all’epoca nemici della Chiesa cattolica.

 

«L’esposizione a bambini non vaccinati potrebbe comportare gravi conseguenze, le più gravi delle quali includono una minaccia per la vita della madre e del suo nascituro». Qui potremmo addirittura sentire un certo aroma di cultura della Morte (quando vi parlano della sicurezza dei nascituri, scappate), ma forse è solo una sensazione nostra.

Per i vescovi britannici oggidì una donna incinta deve per forza lavorare, quindi meglio vaccinarsi tutti e vaccinare soprattutto i bambini, con quella vaccinazione universale di cui già due secoli fa parlavano i massoni, all’epoca nemici della Chiesa cattolica

 

Nella solita assenza di logica che abbiamo imparato a riconoscere nel vaccinismo più falso e demente (e quindi, va da sé, coercitivo), il documento CBCEW non spiega perché un insegnante che presumibilmente abbia ricevuto vaccini e quindi l’immunità sarebbe a rischio di essere infettata da un bambino non vaccinato.

 

La lettera non tiene conto del fatto che i genitori dovrebbero tenere i bambini malati, indipendentemente dal fatto che abbiano ricevuto o meno i vaccini, a casa da scuola.

 

Pur riconoscendo «l’angoscia che molti cattolici sperimentano quando si trovano di fronte alla scelta di non vaccinare il proprio bambino o sembrano essere complici dell’aborto», i vescovi britannici affermano che «[la] Chiesa distingue tra l’attuale approvvigionamento non etico di vaccini e l’uso di linee cellulari derivate da feti abortiti negli anni ’70».

La «Chiesa distingue tra l’attuale approvvigionamento non etico di vaccini e l’uso di linee cellulari derivate da feti abortiti negli anni ’70»

 

Il ragionamento è infingardo e fallace in modo talmente palese da essere fastidioso:

 

1) vi è la questione che i vaccini per il Coronavirus sono fatti con linee cellulari di feto abortito anche nuove, per esempio quella cino-canadese di cui ha dato notizia Renovatio 21. Anche alcuni vaccini anti-COVID in via di sperimentazione in USA fanno uso di linee cellulari relativamente recenti.

 

2) Più importante ancora, l’introduzione di un criterio temporale fa pensare che un peccato, peraltro grave e mostruoso come l’aborto, possa andare in prescrizione, come vogliono le leggi delle giurisprudenze umane. In pratica, se collaboro all’uccisione di un uomo, ma questo è successo tanti anni fa, alla Chiesa di Dio va benissimo, il peccato è estinto per decorrenza dei termini.

Questo esatto ragionamento di follia teologica fu introdotto per la prima volta nel 2017, al momento dell’entrata in vigore della legge Lorenzin, dalla Pontificia Accademia per la Vita di Monsignor Paglia

 

Non si tratta di un argomento nuovo: questo esatto ragionamento di follia teologica fu introdotto per la prima volta nel 2017, al momento dell’entrata in vigore della legge Lorenzin, dalla Pontificia Accademia per la Vita di Monsignor Paglia.

 

La storia dei feti abortiti antichi per cui perfettamente consoni nei vaccini iniettati ai nostri bambini, nell’estate 2017 fu propalata  a piene mani tra comunicati ufficiali del Sacro Palazzo e articoli pieni di menzogne dagli organi di stampa ecclesiastici (ne ricordiamo uno in particolare, dove l’articolista, ex staff del Ministero della Salute, scrisse che i vaccini con feti abortiti non dovevano preoccupare, in quanto quelli con cellule animali avevano dimostrato di non funzionare: l’Esavalente, il principale vaccino iniettato ora in Italia, è fatto con rene di scimmia, ma quando si deve fare propaganda mica si è tenuti a conoscere anche solo superficialmente ciò di cui si sta parlando.

 

La goffaggine e l’illogicità del documento dei vescovi d’Albione non sono quindi una sorpresa per chi ha visto lo squallore della Chiesa che sostenne la legge Lorenzin. Tuttavia tale goffaggine e tale irrazionalità non sono nemmeno tenute nascoste.

 

La storia dei feti abortiti antichi per cui perfettamente consoni nei vaccini iniettati ai nostri bambini, nell’estate 2017 fu propalata  a piene mani tra comunicati ufficiali del Sacro Palazzo e articoli pieni di menzogne dagli organi di stampa ecclesiastici

Ecco quindi una citazione del luglio 2019 del Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale del governo del Regno Unito affermando che il «nuovo tessuto fetale umano» non verrà utilizzato nella creazione di rosolia, rabbia o vaccini contro l’epatite A. Non ha molto senso ricordarlo, tuttavia da qualche parte l’arrampicata sugli specchi espiscopale deve pure attaccarsi.

 

Nella loro lettera-capolavoro, i vescovi quindi offrono involontariamente alcune cartucce all’antivaccinismo più vetusto, andando a riscoprire storie che farmaceutiche e maggiordomi vari sperano rimangano sepolte il più possibile.

 

«La società umana ha spesso beneficiato [sic] degli errori commessi in passato per i quali dobbiamo pentirci. Viviamo con i benefici di una sperimentazione medica molto discutibile» scrive l’Episcopato british, oramai totalmente venduto alla intollerabile teoria del Male minore.

 

Oggi il massone Jenner sarebbe processato per crimini contro l’umanità come un dottore nazista qualsiasi a Norimberga. In un’altra epoca, Jenner avrebbe potuto essere condannato a morte. Ma ai vescovi piace lo stesso

«Ad esempio, Edward Jenner, che ha inventato la vaccinazione, ha condotto delle ricerche iniettando un vaiolo a un bambino di 8 anni seguito da vaiolo. Mentre oggi tale sperimentazione non sarebbe etica da nessun punto di vista, non neghiamo la vaccinazione salvavita a causa della sua dubbia provenienza storica».

 

Jenner, massone affiliato, come non tutti amano ricordare sperimentava sui bambini le sue teorie, inoculando patogeni nei loro piccoli corpi. Si sa che almeno uno di essi morì di febbre dopo l’iniezione.

 

Oggi il massone Jenner sarebbe processato per crimini contro l’umanità come un dottore nazista qualsiasi a Norimberga. In un’altra epoca, Jenner avrebbe potuto essere condannato a morte. Ma ai vescovi piace lo stesso.

 

 

 

 

 

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Mons. Viganò ricorda mons. Lefebvre, «vero Confessore della Fede»

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Il 25 marzo di 33 anni fa moriva monsignor Marcel Lefebvre, il vescovo che per primo si oppose alla deriva della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II, preservando la Santa Messa nel suo vero rito e formando centinaia di sacerdoti che, in tutto il mondo, hanno tenuto acceso per milioni di persone il lume della tradizione dell’unica vera religione.

 

In un recente post su X, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha ricordato la ricorrenza, sottolineando la rilevanza assoluta dell’opere del vescovo Lefebvre.

 

«Il 25 Marzo 1991 l’arcivescovo Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, concludeva il suo pellegrinaggio terreno. Sono trascorsi da allora trentatrè anni, e mai come oggi comprendiamo quanto importante sia stato il suo impegno e il suo zelo apostolico – da vero Confessore della Fede – nella difesa del Sacerdozio cattolico e della Messa di sempre».

 

 

«Se oggi la Messa Apostolica è conosciuta e celebrata nel mondo lo dobbiamo a lui, così come dobbiamo a lui la denuncia di quegli errori esiziali del Concilio Vaticano II che sono alla base dell’apostasia presente. Verrà il giorno in cui le Autorità della Chiesa – non più eclissate dalla setta di eretici che la infesta sino al vertice – gli tributerà i pubblici onori che la Corte celeste già gli riconosce nella gloria eterna del Cielo».

 

Come ribadiamo spesse volte, i lettori che desiderano seguire una Santa Messa in rito antico possono scrivere a Renovatio 21.

 

Già in tanti lo hanno fatto e, indirizzati alla celebrazione più vicina a casa, mai si sono lamentati.

 

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Immagine di Jim, the Photographer e Stv26 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine modificata.

 

 

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«Infanticidio»: il cardinale Müller chiede che i vescovi americani scomunichino Biden

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L’ex prefetto del massimo ufficio dottrinale del Vaticano, il cardinale Gerhard Müller, ha condannato il sostegno del presidente americano Joe Biden all’aborto, affermando che si tratta di «infanticidio» e che coloro che promuovono l’aborto «dovrebbero essere scomunicati». Lo riporta LifeSiteNews.   «La parola “aborto” è una parola troppo morbida. La realtà è l’omicidio, l’omicidio di una persona vivente», ha affermato il cardinale Gerhard Müller. «Non esiste il diritto di uccidere un’altra persona. È assolutamente contro il Quinto Comandamento».   Il cardinale ha espresso la sua condanna al presidente Joe Biden nel corso di un’ampia intervista concessa a LifeSiteNews a Roma.  La critica alla posizione pubblica di Biden a favore dell’aborto è arrivata poco dopo che il presidente aveva utilizzato il suo discorso sullo stato dell’Unione del 2024 per promettere di «ripristinare Roe v. Wade come la legge del Paese».

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Roe v. Wade è la sentenza della Corte Suprema USA che ha istituito 50 anni fa un «diritto federale all’aborto», di fatto iniziando l’era del libero feticidio negli USA. La sentenza come noto è stata rovesciata dalla Corte Suprema due anni fa ad opera della maggioranza conservatrice, tra cui alcuni giudici supremi nominati dal presidente Donald J. Trump.   Il cardinale Müller ha paragonato l’uccisione dei nascituri e degli anziani ai tempi «nazisti», affermando che «è assolutamente inaccettabile che tu possa dirti cattolico e promuovere e giustificare l’uccisione di persone umane, esseri umani fin dall’inizio del grembo materno, fino all’ultima respirazione con l’eutanasia… Uccidere i malati, come ai tempi del nazismo, è eutanasia».   Biden è molto pubblico riguardo alla sua fede cattolica autoproclamata, ma il cardinale Müller ha suggerito che mentre Biden è «nominalmente un cattolico, in realtà è un nichilista. È cinismo e cinismo assoluto».   Il presule tedesco ha contrapposto Biden ai cattolici e agli altri cristiani di tutta l’America che «sanno e accettano come anche tutti, i non credenti, con la loro semplice ragione, possono capire che non è possibile che un essere umano abbia il diritto di ucciderne un altro».   Prendendo l’esempio di sant’Ambrogio di Milano e della sua scomunica dell’imperatore Teodosio, il cardinale Müller ha commentato come «in altri tempi persone così sarebbero state scomunicate. In passato i papi e i vescovi non avevano timore di scomunicare, come sant’Ambrogio di Milano».   «Lui si è alzato e anche noi dovremmo alzarci e, senza pensare alle conseguenze per noi, dobbiamo alzarci e aprire la bocca per le persone innocenti e per proteggere la loro vita» ha dichiarato il cardinale. «San Giovanni Battista disse a Erode: “Non ti è permesso prendere la moglie di tuo fratello per essere tua moglie”. Non vi è permesso uccidere persone o giustificare [questo], aprire la legislazione come se fosse legale o legittima. Uccidere le persone non è una forma di regolamentazione delle nascite e così via, ma è assolutamente immorale uccidere altre persone».   «E oggi tutto il mondo occidentale, i leader occidentali, la grande maggioranza dei leader occidentali anche in Germania e Francia, quando si sono arrogati il ​​diritto di uccidere il proprio popolo, hanno perso credibilità. Da un lato non possono protestare contro l’uccisione di persone innocenti in Ucraina e dall’altro permettere l’uccisione dei propri figli».   Ribadendo la verità che Dio è «creatore di ogni corpo e noi esseri umani siamo solo gli amministratori della buona volontà di Dio», il cardinale Müller ha osservato che l’umanità è chiamata a prendersi cura dei prossimi, poiché «non possiamo distinguere o separare l’amore di Dio per noi e il nostro amore per Dio, dall’amore nostro verso il prossimo e dall’amore del prossimo verso noi».   In seguito al discorso di Biden sullo stato dell’Unione, il sito LifeSitenews ha lanciato un appello pubblico ai vescovi statunitensi per scomunicare il presidente pro-aborto. Interrogato direttamente da questo giornalista sull’impresa, il cardinale Müller ha affermato che «il primo passo deve essere che noi dobbiamo avere la conferenza episcopale unanime degli Stati Uniti, probabilmente insieme ad altri religiosi cristiani, altri leader religiosi, a dare un’assoluta, chiara, forte affermazione che questo aborto è contro tutti gli standard e i principi dell’umanità».   «Che dichiarino in modo assolutamente chiaro che tutti coloro che hanno responsabilità pubblica e che, come cattolici, stanno promuovendo questo infanticidio, sono scomunicati».   Espandendo il tema di un politico pro-aborto, il cardinale Müller ha inoltre osservato nell’intervista con LifeSite che anche se non esiste un processo formale di scomunica, una persona non può essere esentata dalla gravità delle sue azioni a sostegno dell’aborto.   «Quindi anche nel caso in cui uno non sia formalmente scomunicato, se queste persone ricevono la Santa Comunione, non ricevono la Santa Comunione solo con la bocca, poiché non ricevono la grazia. Lo ricevono, secondo le parole di San Paolo, per la propria condanna, e Biden e tutte queste persone, devono sapere che nel giudizio finale, quando compariranno dopo la loro morte davanti al tribunale di Dio, che si tratta di un mortale peccato, cosa stanno facendo. Anche se non lo fanno personalmente, ma sono cooperatori, collaboratori diretti degli omicidi di persone innocenti».   «Biden dice che ha frequentato le scuole cattoliche, ma voglio chiederti cosa ha imparato lì? Perché cos’è questa religione?»   «Non è solo un certo sentimento di appartenenza, o un po’ di sentimentalismo, o un po’ di spiritualità, di buon sentire interiore, leggere qualche poesia o qualche libro, e così ti senti bene, guardando la natura e le mele… tutto bello. Non è religione. La religione è una confessione chiara di tutta la tua persona, di tutto il tuo essere, per donarti in sacrificio a Dio e per gli altri. Questa è la nostra religione cristiana».

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Oltre ai suoi commenti sulla natura intrinsecamente malvagia dell’aborto, il cardinale Müller ha inoltre sottolineato nella sua conversazione con il giornalista Michael Haynes che le «idee ristrette» del movimento pro-aborto che stanno portando alla distruzione dell’umanità.   La mentalità pro-aborto, ha detto, sostiene che «solo la mia felicità è importante, che è il criterio ultimo di definizione di felicità e piacere, del senso della mia vita».   Al contrario, il cardinale Müller ha osservato che «noi, come singoli esseri umani, dobbiamo comprendere noi stessi nel contesto della nostra famiglia, del nostro gruppo di amici, dei nostri compagni di classe, della nostra cultura, della nostra nazione e dell’umanità».   Sottolineando la natura intergenerazionale dell’insegnamento della fede cattolica, il cardinale tedesco ha sottolineato che la mentalità pro-aborto della felicità individuale è fondamentalmente contraria alla religione.   In chiusura, il cardinale Müller ha elogiato e sostenuto la novena di nove mesi recentemente lanciata dal cardinale Raymond Burke, che è diretta a Nostra Signora di Guadalupe, Patrona delle Americhe e dei non ancora nati.   Il cardinale Müller ha affermato che un simile sforzo servirebbe anche a rafforzare una «coscienza e un movimento mondiale» cattolico, poiché gli oppositori della Chiesa «hanno tutto il potere dei media» e «dietro di loro ci sono le organizzazioni internazionali», come Big Tech e il mondo finanziario.   Come riportato da Renovatio 21, il cardinale due mesi fa aveva parlato di «eresie materiali» di Bergoglio. Settimane prima aveva attaccato le benedizioni omosessuali introdotte con il documento Fiducia Supplicans come «impossibili» e «blasfeme».   Monsignor Müller negli scorsi mesi si era scagliato anche contro l’immigrazione di massa usata per distruggere le identità nazionali. In passato aveva dichiarato che il COVID è stato utilizzato per stabilire uno «Stato di sorveglianza» globale.   L’anno scorso il cardinale aveva accusato il Sinodo di voler distruggere la Chiesa.

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Immagine di Jolanta Dyr via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported  
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Richiesta di preghiera per Mons. Huonder

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Dal 19 marzo mons. Vitus Huonder, che risiede abitualmente presso l’istituto Sancta Maria di Wangs, è ricoverato a Coira per gravi problemi di salute.

 

Molto indebolito ma completamente lucido, sorridente e sereno, offre le sue sofferenze con edificazione per la Chiesa.

 

Il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha potuto fargli visita, e ogni giorno un sacerdote dell’Istituto Sancta Maria va a portargli la comunione.

 

Mons. Huonder è molto commosso e grato per i segni di sostegno spirituale e fraterno che riceve.

 

La Casa Generalizia della Fraternità San Pio X chiede delle ferventi preghiere per questa intenzione.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Immagine da FSSPX.news

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