Pedofilia
Abusi sui bambini tramite poteri magici: «Veleno» in Indonesia
Un insegnante canadese, ingiustamente condannato a 11 anni di carcere con l’accusa di aver abusato sessualmente di alcuni bambini di una scuola di Giacarta, è stato graziato e ha fatto ritorno in Canada. Lo ha comunicato la famiglia la settimana scorsa.
Neil Bantleman, uno degli amministratori della prestigiosa Jakarta International School, venne arrestato nel 2015 insieme a sei indonesiani sulla base di quelle che i critici definiscono indagini irregolari e prove ridicole.
Una delle prove presentate al processo erano le affermazioni secondo cui Bantleman avesse usato poteri magici per sedurre i bambini e rendere invisibile la scena del crimine.
Una delle prove presentate al processo erano le affermazioni secondo cui Bantleman avesse usato poteri magici per sedurre i bambini e rendere invisibile la scena del crimine
«Cinque anni fa sono stato ingiustamente accusato e arrestato per crimini che non ho commesso e, per di più, non sono mai avvenuti», ha dichiarato Bantleman in un comunicato. «Ho chiesto la grazia e sono felice che il governo indonesiano me l’abbia concessa, nel rispetto della giustizia e dei diritti umani», ha continuato Bantleman, che ha trascorso gli ultimi cinque anni dietro le sbarre.
Il processo aveva posto questioni come la competenza della polizia, la correttezza del sistema giudiziario indonesiano, e il desiderio che l’Indonesia fosse un luogo in cui gli stranieri potessero vivere e lavorare.
Il 19 giugno Bantleman ricevette dall’ufficio del presidente Joko Widodo la comunicazione che gli era stata concessa la grazia.
I sei indonesiani incarcerati – un assistente professore, Ferdinand Tjiong, e cinque inservienti – che hanno sempre proclamato la loro innocenza, non hanno ricevuto la grazia, anche se uno è stato rilasciato sulla parola dopo aver scontato metà della pena, stando a quanto riportano i media locali.
Le prime accuse vennero dalla mamma di un bambino di 6 anni che sosteneva di aver subito abusi a scuola. Durante gli interrogatori, il bambino aveva raccontato alla polizia che Bantleman non gli aveva fatto sentire dolore durante gli abusi inserendogli una «pietra magica» nell’ano, pietra che Bantleman aveva fatto apparire dal cielo. Nessuna pietra è stata presentata come prova.
Tali storie fantastiche ed inverosimili raccontate dai bambini paiono essere il leitmotif di molti casi anche in Italia
Il bambino aveva raccontato che anche gli inservienti della scuola avevano abusato di lui e di altri bambini in «stanze segrete» della scuola, che sono state poi «nascoste». L’indagine della polizia non ha trovato traccia di stanze segrete. In seguito, altre nove famiglie avevano dichiarato che i loro figli avevano subito violenza, dicendo che gli abusi avvenivano in orario scolastico e in stanze visibili, tra cui un ufficio con le pareti in vetro, il bagno, e la cucina, oltre che nelle stanze segrete.
La polizia accusò Bantleman e Tjiong dello stupro di tre bambini e, durante il processo, i due imputati sono stati accusati da tutti e tre. La polizia non ha mai interrogato i segretari dell’ufficio scolastico, dato l’affollamento di impiegati e studenti durante l’orario scolastico.
La difesa ha contestato che gli interrogatori dei bambini, fatti da genitori, polizia e consulenti, avevano fatto sì che sviluppassero storie fantastiche e inverosimili.
La caccia alla streghe, talvolta di sapore tutto ideologico, pare essere più importante dell’evidente non-attendibilità dei bambini
Tali storie paiono essere il leitmotif di molti casi anche in Italia: pensiamo alla «botola sotto il letto» (da cui il nome del libro che fu dedicato alla tragedia) in casa della famiglia di Sagliano Micca, poi finita in un suicidio negli anni Novanta: nonostante tale botola, che emergeva dai racconti del bambino, non esistesse, le autorità hanno comunque ritenuto credibile il racconto del bimbo, già segnato dall’aspra separazione dei genitori.
O pensiamo al caso dei «diavoli della bassa modenese», ora meglio noto con il nome dell’inchiesta di Pablo Trincia, Veleno. Una presunta setta tra il 1997 e il 1998, nei due paesi di Mirandola e Massa Finalese, avrebbe organizzato riti satanici nei quali sarebbero stati molestati e assassinati bambini. Secondo i racconti dei bimbi, essi erano portati al cimitero dove erano costretti ad uccidere sino a 5 bambini alla volta.
Seguì, il caso, identico, di Rignano Flaminio.
Oggi, sui giornali c’è il caso di Bibbiano, dove alcuni nomi degli assistenti sociali e psicologi coinvolti sono gli stessi dei casi eclatanti – poi risolsisi in niente se non con la distruzione di intere famiglie, carriere, reputazioni .
La caccia alla streghe, talvolta di sapore tutto ideologico, pare essere più importante dell’evidente non-attendibilità dei bambini.
Su questo tema il regista danese Thomas Vinterberg ha girato un ottimo film, Il sospetto (Jagten), con Mads Mikkelsen. Consigliatissimo per capire le meccaniche sociali coinvolte in una situazione simile.
Intelligence
I politici americani temono che le agenzie di Intelligence mettano nei loro computer pedopornografia
I membri del Congresso votano costantemente a favore dei programmi di sorveglianza di massa perché sono «terrorizzati» dal fatto che le agenzie di Intelligence possano inserire «kiddie porn» («pornografia infantile») sui loro computer se parlano apertamente, ha affermato il giornalista americano Tucker Carlson.
Carlson è apparso sul podcast di Joe Rogan venerdì, poche ore prima che il Senato degli Stati Uniti votasse per rinnovare la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) del 1978. Apparentemente creata per consentire alle agenzie di intelligence come l’FBI e la CIA di sorvegliare le comunicazioni degli stranieri, la Sezione 702 consente a queste agenzie di accedere ai dati «indirettamente» raccolti da milioni di cittadini americani senza mandato.
Secondo Carlson, diversi politici eletti statunitensi si sono effettivamente opposti a questo rinnovamento, ma non lo hanno ammesso pubblicamente.
«Le persone non lo dicono perché sono preoccupate di essere punite», ha detto Carlson a Rogan. «Sono preoccupati che qualcuno metta porno infantile sul loro computer. I membri del Congresso sono terrorizzati dalle agenzie di intelligence. Non lo sto indovinando. Me lo hanno detto, comprese le persone del comitato [di Intelligence], comprese le persone che gestiscono il comitato di intelligence.
«Hanno paura delle agenzie» di sicurezza, ha affermato Tucker, aggiungendo che «questo non è compatibile con la democrazia».
«Si sta svolgendo davanti a tutti, e a nessuno importa e nessuno fa nulla al riguardo», ha continuato Carlson. «Penso che il motivo sia perché sono minacciati. E se guardi i presidenti dei comitati che hanno permesso che queste cose accadessero anno dopo anno… li conosco. E hanno tutte le cose da nascondere. Lo so per certo».
Tucker Carlson just dropped a bombshell on Joe Rogan. His claim: politicians are afraid to do what is right in Congress because intel agencies will frame them for heinous acts. Wow.pic.twitter.com/zkPjVWBdNd
— Christian Garcia (@CricsConCarne) April 20, 2024
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A parte la presunta minaccia della pedopornografia piantata di nascosto, Carlson ha affermato che è «molto comune» che i legislatori abbiano «un problema con l’alcol o una strana vita sessuale», che le agenzie potrebbero facilmente denunciare se questi politici si rifiutassero di eseguire i loro ordini.
Carlson non è il primo conservatore influente a sostenere che i rappresentanti eletti vengono ricattati. Già a dicembre, il deputato del Tennessee Tim Burchett, repubblicano, aveva suggerito che i suoi colleghi si opponevano a una mozione per rendere pubblici i nomi dei clienti del famigerato pedofilo Jeffrey Epstein perché sarebbero stati implicati in crimini sessuali.
Forze senza nome a Washington usano «il vecchio vaso di miele» – modo di dire inglese per definire una trappola a sfondo sessale – per ricattare i politici e costringerli a «votare per cose folli», disse all’epoca al conduttore conservatore del podcast Benny Johnson.
Un anno prima, un video nudo del deputato Madison Cawthorn era trapelato un mese dopo che aveva affermato di essere stato invitato a orge alimentate dalla droga da membri più anziani del Congresso. Washington, disse all’epoca, è piena di «perversioni sessuali». Il Cawthorn, che si era opposto al sostegno all’Ucraina chiamando Zelens’kyj «gangster», non fu riconfermato a Washington. Riguardo alla vita privata di un sostenitore zelota di Kiev, il senatore Lindsey Graham – noto per aver chiesto (e ottenuto) l’abbassamento dell’età della leva per gli ucraini e pure l’assassinio diretto del presidente russo Vladimir Putin – sono state numerose speculazioni.
A fine 2023, in un’ampia intervista incentrata sullo stato deplorevole dell’attuale leadership americana, il generale Michael Flynn ha suggerito che i membri del Congresso vengono ricattati dai globalisti affinché eseguano i loro ordini perché sono stati «compromessi dal dormire con i bambini».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Oligarcato
I visitatori della pedo-isola di Epstein individuati dai dati dei loro cellulari
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Pedofilia
Canale TV per bambini «infiltrato da predatori»
Il canale televisivo per bambini Nickelodeon avrebbe impiegato o lavorato con cinque molestatori di bambini condannati e altri due accusati di pedofilia. Lo riporta il quotidiano britannico Daily Mail, che cita documenti di tribunale.
Almeno uno degli autori degli abusi è stato assunto nonostante il reato prima di unirsi alla rete americana di proprietà del gruppo Paramount.
Tre dei molestatori condannati sono stati descritti in una nuova serie di documentari della HBO sulla pedofilia e gli abusi nel settore dell’intrattenimento per bambini.
Uno di loro, il coach di recitazione Brian Peck, avrebbe molestato la nota child-star di Nickelodeon Drake Bell. L’uomo avrebbe scontato 16 mesi di prigione e continuato a lavorare con Disney Channel, prima che i dirigenti scoprissero la sua condanna.
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L’altro, scrive il Daily Mail, l’assistente di produzione Jason Handy, ha lavorato per il controverso Dan Schneider presso la rete alla fine degli anni ’90, «ha dichiarato di non contestare i reati di atti osceni su un bambino di nove anni, distribuzione di materiale sessualmente esplicito e reato di sfruttamento sessuale minorile, ed è stato condannato a sei anni di prigione». Quando la polizia ha fatto irruzione nella sua casa di Los Angeles, trovò un diario in cui si descriveva come un «pedofilo in piena regola».
Ezell Channel ha lavorato come animatore presso Nickelodeon, fino a quando è stato condannato nel 2003 per aver molestato sul set un ragazzo sotto i 14 anni, scrive il giornale britannico. È stato anche accusato di aver attirato due adolescenti sul posto di lavoro, di aver mostrato loro materiale pornografico e di averli toccati in modo inappropriato. Il Channel sarebbe stato assunto dalla rete nonostante una precedente condanna per abusi sessuali su minori.
Gli altri due condannati per reati sessuali sono stati identificati dal Daily Mail come il talent agent Marty Weiss, che sarebbe stato «successivamente condannato per “atti osceni” con un cliente maschio di 12 anni», e la star adolescente Cody Longo, che era stato accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni in Colorado nel 2019 e si era dichiarato colpevole di un’accusa minore due anni dopo. Il Longo è morto pochi anni fa di alcolismo.
La California ha approvato una legge nel 2012 che impone controlli sui precedenti personali di chiunque lavori con attori bambini. Tuttavia, il regista di documentari Gabe Hoffman ha dichiarato al giornale che «questa importante legge è per lo più ignorata da Hollywood, e le forze dell’ordine statali e locali sembrano avere poco interesse a farla rispettare».
«I pedofili condannati vengono ancora assunti a Hollywood oggi», ha detto Hoffman. «I molestatori sessuali lavoravano con i bambini alla Nickelodeon e, a meno che l’industria non apporti cambiamenti, più bambini a Hollywood finiranno per subire abusi».
Un portavoce di Nickelodeon ha detto al tabloid britannico che la società «indaga su tutti i reclami formali» e si impegna a «promuovere un ambiente di lavoro sicuro e professionale, privo di molestie o altri tipi di condotta inappropriata». L’azienda ha inoltre dichiarato di aver migliorato le proprie garanzie.
Nickelodeon non è l’unica compagnia di intrattenimento per bambini accusata di ospitare pedofili. Dopo che cinque dipendenti di Disney World sono stati arrestati in due operazioni di puntura più ampie in Florida nel 2022, lo sceriffo della contea di Polk Grady Judd ha detto ai giornalisti che «abbiamo sempre un dipendente Disney» in custodia dopo le retate.
Come riportato da Renovatio 21, mentre in California avanzano gli scandali nonostante la legge, la Florida del governatore Ron DeSantis ha proposto, ribadendolo di recente, la pena di morte per gli «stupratori di bambini», dopo aver fatto battaglia alla Disney che si era schierata apertamente contro le leggi che vietano l’indottrinamento gay nelle scuole. La risposta del governatore alla boria di Topolino fu draconiana, annunciò la rimozione i privilegi fiscali e non solo di cui godeva Disney World, che è sito nei dipressi di Orlando, in Florida.
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